L'Inter e il 'player trading': un meccanismo diventato perfetto. E l'età media si è abbassata

L'Inter ha preso dimestichezza con i meccanismi del 'player trading'. Si tratta, in altre parole, della necessità di vendere ogni volta almeno un interprete di livello, o di rinunciarvi per cause di forza maggiore, unita alla capacità di rimpiazzarli senza mai che il conto risulti troppo salato.
Un 'giochino' che i dirigenti hanno imparato a fare con risultati straordinari. La Gazzetta dello Sport fa l'elenco delle operazioni riuscite in questo quadro: "Limitandosi solo agli ultimi anni: è andato via Brozovic, oggi il regista lo fa Calhanoglu, che in quella posizione è stato inventato da Inzaghi ma il cui acquisto a parametro zero è un manifesto del capolavoro della società nerazzurra. Il turco è una delle migliori espressioni europee del ruolo: no, l’Inter non è certo peggiorata. E ancora: l’estate scorsa è andato via a parametro zero Skriniar, una sconfitta come operazione in termini di bilancio. Ma è arrivato Pavard. E ora si sta vedendo, chi è Pavard: sicuri che nel cambio tecnico l’Inter ci abbia perso? Non c’è più Perisic, sulla fascia. Ma oggi di quella corsia il padrone assoluto è Dimarco, che oggi in giro per l’Europa viene paragonato ai migliori esterni mancini in circolazione".
L'Inter ha cambiato tanto e ovunque, nelle ultime stagioni, abbassando anche l'età media. Questo significa programmazione: "L’autofinanziamento, almeno in termini di mercato, è nei fatti. E allora andare sui parametri zero è un obbligo ancor più che una scelta". Ecco perché, nel meccanismo perfetto, i dirigenti hanno già bloccato due probabilissimi protagonisti del futuro come Zielinski e Taremi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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