L'arte dei cambi, la panchina nerazzurra è decisiva a Pisa! Allora Chivu li sa fare...

2-1, questo il risultato con cui l'Inter di Chivu è uscita sconfitta contro l'Atletico Madrid. Subito alla fine del match la prima domanda posta al tecnico è stata corale: "Mister ma perché quei cambi". Contro il Pisa sono stati proprio i subentrati a strappare la vittoria, qualcosa vorrà anche dire.

C'è chi ha avuto da ridire per i cambi fatti da Chivu contro l'Atletico Madrid, eppure così errati non sono sembrati. Zielinski e Bonny erano stati di certo i più pericolosi, però come fai a lamentarti dell'entrata di Sucic e Thuram? Il croato, a differenza di altre partite, è entrato subito nel vivo del gioco rendendosi anche pericoloso in più occasioni. Parliamo chiaro, l'Inter non ha perso contro l'Atletico Madrid perché Chivu non ha saputo fare i cambi, ma è uscita sconfitta perché pecca di cinismo, cosa che invece non fa la squadra di Simeone che ha sfruttato al massimo quasi tutte le occasioni concesse dai nerazzurri.

Contro il Pisa il primo cambio è stato proprio Zielinski per Sucic. Risultato? Il polacco ha aumentato la velocità della manovra rendendo più imprevedibile e pericolose le manovre offensive.Primo cambio riuscito. Dopo un quarto d'ora dall'inizio del secondo tempo dentro sia Diouf che Pio Esposito. Zielinski ruba palla, la trasferisce sui piedi di Pio che crossa rasoterra e gol del vantaggio di Lautaro. Chivu ha letto perfettamente la partita riuscendo a fare quei cambi che avrebbero portato la squadra al vantaggio. Se pur Diouf non abbia poi preso parte ad un gol, le sue giocate e la sua predisposizione offensiva lo hanno reso pericoloso, aiutando nella costruzione offensiva la squadra. Anzi, se proprio la vogliamo dire tutta un assist lo poteva anche fare, con Lautaro che però non è andato oltre al palo. La decisione più impressionante però è stata quella di lasciare in campo proprio Lautaro. Il tecnico sapeva che quella sarebbe stata la sua partita è così è andata. Forse Chivu è in grado di prendere decisioni sotto pressione.