Inzaghi, dal rinnovo al mito Herrera: ecco perché è la stella polare dell'Inter

Da Piazza Duomo ai Navigli passando per Porta Romana. In città ogni tifoso nerazzurro crede che Simone Inzaghi sia il simbolo dello scudetto. Ha stretto i denti in passato quando sembrava in bilico e quest'anno ha portato a casa un titolo che vale tantissimo. Inzaghi è già nella storia perchè sarà sempre l'allenatore della doppia stella. Il bello forse deve ancora venire, perchè se da un lato c'è grande soddisfazione per il lavoro svolto, dall'altra c'è l'idea che ci sia tanto da fare e da vincere. Ecco perchè la società vede in lui l'uomo del futuro, e i prossimi passi vanno verso una lunga permanenza in. nerazzurro.

Il contratto, una formalità per proseguire un ciclo vincente

Presente e futuro sono già scritti. Marotta e Ausilio hanno più volte ribadito come il rinnovo di Simone Inzaghi sia una pura formalità. Le parti si siederanno al tavolo al termine della stagione e l'ex tecnico nerazzurro firmerà un prolungamento fino al 2027. L'anno in cui Marotta ha già annunciato che lascerà il ruolo di amministratore delegato nerazzurro. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Inzaghi con la prossima firma, andrà a guadagnare 6 milioni di euro netti che potrebbero salire di ulteriori 500 mila euro con i bonus. Da lì in poi, con ogni probabilità, si entrerà ancor più nel dettaglio per quanto riguarda il mercato in entrata per disegnare l'Inter del futuro

Fino al 2027 e forse oltre? Inzaghi insegue il mito Herrera

Come abbiamo detto Inzaghi è già nella storia dell'Inter. Il suo ghigno e le sue urla in panchina saranno sempre associate allo scudetto della doppia stella, quello vinto nel derby del 22 aprile sotto la pioggia. Perchè le gocce d'acqua riescono a dare sempre quel tocco di epica in più. Ma è lecito pensare a Simone Inzaghi come ad una leggenda nerazzurra? Bersellini e Trapattoni guidarono la squadra per cinque stagioni, ma il mito assoluto rimane Helenio Herrera. L'artefice della Grande Inter, arrivò sino a quota otto stagioni, un primato rimasto sinora inavvicinabile. Forse con queste supposizioni si sta andando oltre i confini della mappa, ma se c'è una cosa che non manca ad Inzaghi è l'ambizone: quella che inevitabilmente servirà per raggiungere nuovi traguardi.