Inter, sponsor cinesi in fuga: crollo da 100mln a 2mln nel giro di pochi anni

Non ci sono solo i guai giudiziari di Steven Zhang a far perdere il sonno all'Inter, ma anche le questioni legate economiche e societarie. Dalla trimestrale dell'Inter emerge, come un macigno, l'insolvenza di Digitalbits: dovevano entrare 24mln, non arriverà nessun pagamento. Prosegue anche l'erosione dei sostegni commerciali dalla Cina: dai 100mln del momento di massima spinta asiatica (2016-19), siamo passati a soli 2mln d'introito dagli sponsor regionali cinesi. Il contratto per i naming rights della Pinetina è vacante da quando Suning l'ha risolto lo scorso 30 giugno, mentre l'agenzia cinese IMedia ha versato solo 150mila euro sulle somme non corrisposte, a fronte di una promessa da 23mln/anno. Introiti mancati che andranno coperti con la qualificazione in Champions (60mln garantiti) o coi quarti da conquistare eliminando il Porto, ma anche e soprattutto con nuovi sponsor: dopo eBay e Konami, si attende il nuovo jersey sponsor. L'Inter ne ha bisogno, per evitare di attingere ulteriormente al prestito di Oaktree: dopo i 10mln dello scorso 22 febbraio, restano solo una novantina di milioni a disposizione. E non vanno escluse evoluzioni societarie, già a giugno.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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