Inter, il bug del mercato è in attacco: coperta troppo corta dietro a Lautaro e Thuram
Nel suo pezzo di approfondimento su La Gazzetta dello Sport Alessandro Vocalelli prende in esame il momento non esaltante dell'Inter, alle prese con le prime difficoltà dopo una partenza di stagione senza intoppi, ponendo l'accento sulla poco omogeneità tra i reparti: "L'Inter continua ad avere l'organico più completo, più ampio, in una parola più forte di tutto il panorama. Ma visto che tutti hanno un difetto è impossibile non parlare e non sottolineare quello che sembra se non il difetto comunque il limite più evidente della squadra di Inzaghi. Un gruppo costruito senza esborso di soldi - sottolinea - anzi spesso con la necessità di rinforzarsi attutendo però il disavanzo, che testimonia la bontà del lavoro di Marotta e di Ausilio, della società in generale. Quello che però colpisce, salta agli occhi, guardando l'Inter è la scarsa omogeneità tra un reparto e l'altro. Perché giustamente molti hanno detto e sottolineato che in prima linea sarebbe servito qualcosa di più e di meglio - ed è perfettamente vero - ma il difetto colpisce maggiormente se messo a confronto con la ricchezza ad esempio del centrocampo.
Ecco, tutto questo andrebbe anche bene, anzi sarebbe motivo di vanto e di orgoglio se non cozzasse con le grandi difficoltà - numeriche e non solo - dell'attacco. Dietro a Lautaro e Thuram, dopo aver impostato tutta la strategia sulla conferma poi evaporata di Lukaku - l'Inter ha messo solo Arnautovic e Sanchez. Due calciatori di 34 anni. E adesso che è saltato Arnautovic - per la verità alle prese con ripetuti infortuni anche nel recente passato - la coperta si è fatta terribilmente corta. Restano i due titolari e un'alternativa che la stessa Inter aveva in pratica bocciato, risolvendo consensualmente il contratto appena un anno fa. Difficile dire cosa bisognasse fare - forse difendere Mulattieri e non inserirlo nell'affare Frattesi? - fatto sta che oggi l'Inter ha 4 riserve di indiscutibile valore a centrocampo e la preoccupazione di non poter dare praticamente respiro a Thuram e Lautaro. Ed è questa, anche se lui non ne parla, la grande preoccupazione di Inzaghi".
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