Il Pagante: "Champions League? Inter, ho un briciolo di speranza. Perdere per il City sarebbe un fallimento"
Il duo musicale composto da Eddy Verus e Roberta Branchini, Il Pagante, è stato intercettato dalla Gazzetta dello Sport per rilasciare un'intervista sulla squadra del cuore, l'Inter, in procinto di giocarsi il tutto per tutto contro il Manchester City in finale di Champions League a Istanbul tra due giorni. Di seguito un estratto parziale: "Che rapporto ho con i giocatori dell'Inter? Non mi piace disturbare la gente, ma di base sono in contatto con Dimarco e Bastoni e fino agli anni scorsi ero abbastanza amico di Ranocchia e Padelli. Non ci sentiamo tutti i giorni, con tutti gli impegni che hanno..."
Cosa ne pensa di questa Inter?
"È stata una grande sorpresa, piacevole. Per come è iniziato l'anno avremmo potuto pensare a tutto tranne che si sarebbe arrivati a questo punto. E manca ancora la partita più importante. Sicuramente dopo lo scudetto finito al Milan ci aspettavamo un campionato più combattuto: così non è stato, ma è stato compensato dalle coppe. In particolare le semifinali contro il Milan sono state la rivincita per il 2003, quindi la nostra finale. Tutto quello che arriva in più, sarebbe tanto di guadagnato".
C'era più paura di perdere o più voglia di vincere?
"Non voglio fare il leone: avevo più paura di perdere, perché c'ero già passato e sapevo a cosa sarei andato incontro in caso di sconfitta. Però ero anche consapevole delle potenzialità dell'Inter e del fatto che stavamo affrontando una squadra alla portata. Eravamo in un momento migliore a livello di condizione fisica e mentale e siamo riusciti a sfruttarlo".
Con quale atteggiamento si prepara al Manchester City?
"Ne parlavo con un amico interista con cui ho fatto anni in curva allo stadio: siamo tranquilli, non la stiamo vivendo con ansia o come un'agonia. Intanto siamo in finale e ci siamo arrivati con merito e un po' di fortuna, ma non abbiamo nulla da perdere: andiamo a Istanbul a giocarcela cercando di vincere..."
Mentre per loro è un'ossessione?
"È da anni che cercano di costruire una squadra per arrivare a vincere la Champions League, ma non ci sono ancora riusciti. Quindi per loro perdere sarebbe un fallimento. Ci rimarrei male se perdessimo, ma siamo consapevoli di essere meno attrezzati: siamo meno forti, ma giocheremo senza paura".
Il giocatore preferito?
"Sono un fan di Barella da quando era a Cagliari. Vederlo all'Inter era il mio sogno e ora sono anni che fa sempre meglio: credo sia tra i cinque migliori centrocampisti al mondo".
Chi porterebbe su un palco?
"Probabilmente Dimarco per la carica che ha nel coinvolgere il pubblico nei cori. E poi andrei in vacanza con Onana e Dumfries, due personaggi..."
Schiviamo i pronostici: un augurio che le va di fare all'Inter?
"Innanzitutto è già un sogno poter andare lì e poter vedere la seconda finale di Champions League della mia squadra del cuore, perché ci sono tifosi a cui non capita mai. Ovviamente c'è un briciolo di speranza di tornare a casa vincitori ed è giusto che lo abbiamo tutti quanti".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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