Il bilancio e quel rosso record da 245,6 milioni: debiti pari a 698,1

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martedì 22 marzo 2022, 18:23News
di Mattia Alfano

Questa mattina La Gazzetta dello Sport ha cercato di analizzare i conti delle squadre di Serie A, che hanno accusato i due anni di pandemia. Focus che ha coinvolto naturalmente anche l'Inter, che versa in una situazione di profondo rosso. Il bilancio del club nerazzurro relativo al 2020-21, infatti, ha rivelato una perdita da 20 milioni di euro netti al mese, dopo quella da 102,4 milioni complessiva dell'anno precedente. Una situazione che fortunatamente, con ogni probabilità, migliorerà nella prossima annata grazie alle cessioni di Hakimi e soprattutto Lukaku.

Per ciò che riguarda il fatturato, invece, la rosea evidenzia che quello strutturato non è in calo verticale anche perché molti dei proventi televisivi del 2019-20 si sono spostati sul 2020-21, anche per quel che riguarda l'Europa League. É evidente che la situazione si configuri come quasi discreta sul fronte profitti, con 362,4 milioni di ricavi strutturati. Sono dunque le plusvalenze il problema principale per cui è determinato un negativo del genere: solo 200 mila euro. Mostruose invece le spese, con 566,7 milioni di euro. Il risultato finale, in negativo di 245,6, è il frutto di queste incredibili cifre.

E poi c'è una situazione debitoria che non fa di certo sorridere. Dopo la pandemia di Covid, dalla Cina si sono abbassati praticamente tutti gli indicatori. Perché gli sponsor sono scesi economicamente, la stessa Suning non si riesce più a esporre (e deve rilanciare il bond di Oaktree), mentre i debiti netti continuano a essere in esplosione. 698,1 milioni contro i 611 della Juventus e i 523,4 della Roma. Rispetto alle altre due il patrimonio netto è migliore, 53,5 milioni, ma è una cifra risibile. La realtà è che l'Inter dovrà cedere anno dopo anno (e contenere i costi) per ritrovare una linea di galleggiamento.