Il film del 2022 - Sette punti in sette partite, il grande rimpianto nerazzurro
Non era in mano ma quasi, l'Inter poteva nello scorso campionato conquistare il secondo titolo consecutivo dopo quello di Antonio Conte. Simone Inzaghi già pregustava lo scudetto, soprattutto dopo la grande marcia da novembre 2021 quando l'Inter dopo la vittoria contro il Napoli cominciò a racimolare risultati utili tornano in testa alla classifica. Ma il cammino si è interrotto sul più bello, se tanti indicano la tappa di Bologna con la papera di Radu come elemento decisivo per lo Scudetto perso forse dimenticano il periodo più nero della gestione Inzaghi con soli sette punti conquistati in sette giornate.
Tutto cominciò con la sconfitta nel derby contro il Milan a febbraio, una match dominato in lungo ed il largo dai nerazzurri che dopo la rete di Perisic assoporarono la vittoria. Poi arrivò Giroud, insieme a qualche polemica, con una doppietta dal 75' in poi che ha rivoluzionato nell'animo un'Inter che ha perso certezze riscoprendosi fragile in uno dei periodi decisivi della stagione. Poi il pari con il Napoli, la sconfitta con il Sassuolo a San Siro uniti a quelli contro un Genoa fragile, il Torino e la Fiorentina. In mezzo l'unica vittoria arrivata contro la Salernitana, un 5-0 sonoro al Meazza che sembrava aver guarito l'Inter ma la storia poi ha dimostrato altro.
"Comincia a pesare il fatto di aver fatto 7 punti in 7 partite". La pensava così Simone Inzaghi dopo il pareggio con la Fiorentina, quello che di fatto ha chiuso il ciclo. Sette punti in sette partite, ricordati anche da Giuseppe Marotta. In un'intervista al termine della stagione, l'amministratore delegato nerazzurro ha parlato così di quel periodo. "Rammarico? In 7 partite e con 21 punti disponibili ne abbiamo totalizzati solo 7, e questo è risultato fatale”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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