Gian Luca Rossi a Radio Nerazzurra: "Spezia-Inter, occhio alla deconcentrazione pre-Porto. Clima nevrotico intorno alla squadra"

Ai microfoni di Radio Nerazzurra, nello spazio dedicato alla redazione de L'Interista, interviene Gian Luca Rossi. Ecco il parere del noto giornalista di TeleLombardia su Spezia-Inter, gara che inaugurerà la 26a giornata della Serie A: "L'Inter giocherà male? All'andata non fu una brutta partita. È vero che si fatica in trasferta, ma non va dato per assodato che faranno male. Stasera il problema sarà il Porto, che potrebbe essere nella testa dei giocatori. Frey dice che non succede mai alla vigilia dei big match, mentre Zenga diceva ieri il contrario. In campo si può avere la testa alla prossima sfida, è l'unico pericolo. Lo temevo anche per Inter-Udinese, ma venne vinta bene. Ora vedremo quanto Porto avrà in testa la squadra. La partita di Champions sarà determinante".
L'Inter si avvicina a una settimana determinante, ma i quotidiani sono monopolizzati dalle notizie sul futuro di Simone Inzaghi, ampiamente sotto pressione. GLR risponde così: "L'Inter è sempre stata una società nevrotica, è un problema endemico della tifoseria. Che senso ha fare due settimane sognando Thiago Motta, per poi abbandonarlo dopo la sconfitta con Juric? Che senso ha sognare il ritorno impossibile di Conte, sia a livello economico, sia perchè aveva chiesto le teste di Ausilio e Marotta, per poi abbandonarlo dopo l'eliminazione col Milan? Si vive malissimo, alcuni tifosi sperano di uscire per cambiare allenatore. Si leggono nomi come Conte, Klopp, Tuchel che sono poco fattibili. A parte che Conte torna sicuramente alla Juventus o va alla Roma, a mio avviso. Devo dire che mi fanno arrabbiare sia la società che Inzaghi. Andrebbe cambiata la comunicazione, la società e Inzaghi dovrebbero battere il pugno sul tavolo di fronte a queste voci. Dalla società si percepisce scontentezza per la stagione, però come si fa a cambiare un Inzaghi che eventualmente arriva secondo, in finale di Coppa Italia e ai quarti di Champions? Leggendo, sembra che solo l'Inter sia lontanissima dal Napoli. Invece, sono tutte molto distanti".
Il giornalista torna poi su Conte e Mourinho, e sui loro ritorni impossibili: "Ma ci si ricorda di come Conte ha lasciato l'Inter? Credo sia più facile che Jessica Alba suoni a casa mia, del suo ritorno. E Mourinho? Gli venne preferito Conte e ci rimase tutt'altro che bene. Conte e Oriali tornerebbero all'Inter, però non va dimenticato come si lasciarono: quando Oriali dice a Zhang che la bottiglia di champagne, invece, di stapparla può mettersela altrove, finisce il rapporto e non si può riprendere. Idem Conte che si lasciò male. Ha tutto l'interesse a dire che vuole tornare in Italia ed ammiccare agli ex club, ma vuole stipendi importanti. Per me Mourinho va all'estero e Conte resta fermo un anno, anche perchè l'ho visto ancora debilitato. La prima panchina importante che si libera in Europa, poi, diventa sua perchè non sa stare fermo. Ma lui e Mou sono solo suggestioni per l'Inter".
Un pensiero sugli ex Hakimi e Perisic che stanno steccando nel PSG e nel Tottenham: "Chiunque, se gli danno il triplo dello stipendio, se ne va. Ed è vero che spesso vanno male quando lasciano l'Inter. Ma al momento non ci pensi, lo stesso Skriniar pensa che va a guadagnare 10mln/anno e il bonus alla firma per 15mln, giocando con Messi e Mbappé e facendosi la Champions League ogni anno con ambizioni importanti. Hakimi e Perisic stanno deludendo, magari lui sarà il prossimo, ma la prima valutazione non è sicuramente sportiva. Skriniar nel video per i 115 anni? Tutti quelli che mi hanno consentito di vincere dei trofei o hanno rimpinguato il mio albo d'oro, me li tengo stretti. Anche se il giorno dopo mi hanno lasciato prendendo l'auto del Real Madrid o sono scappati dicendo "Se questa è l'Inter, non vincerete niente" come Conte. Ricordo con affetto tutti gli ex, indipendentemente che mi stessero più o meno simpatici".
In chiusura, si parla dei rinnovi: "Per ora ci siamo fermati, perchè vanno capiti gli obiettivi raggiunti o da raggiungere. I veri professionisti si vedono anche da queste cose, perchè Spalletti sta vincendo lo scudetto a Napoli pur essendo in scadenza. A molti giocatori è stato chiedendo di far vedere cosa possono fare, per conquistarsi definitivamente il rinnovo".
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