Facchetti a Radio Nerazzurra: "Inter votata al gioco offensivo, ha dato più frutti in Europa"

Facchetti a Radio Nerazzurra: "Inter votata al gioco offensivo, ha dato più frutti in Europa"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 18 novembre 2022, 11:00News
di Antonino Sergi

Gianfelice Facchetti ha parlato così ai microfoni di Radio Nerazzurra. "All'Inter forse è mancato un po' di equilibrio che è mancata per essere agganciati al Napoli, è votata al gioco offensivo rispetto a quanti si dice che giochi di contropiede. Punta molto sul gioco offensivo e questa cosa la espone a rischi grossi, ha dato più frutti in Europa che in campionato dove c'è più attenzione e prudenza".

Colpa più dei giocatori o dell'allenatore?
"Colpa è la parola sbagliata, penso si tratti di calibrare meglio la macchina. La difesa dell'Inter negli ultimi anni era tra le migliori in Italia, qualche passo falso ci può stare ma subire così tanti gol in trasferta vuol dire che c'è qualcosa che non funziona. E' quello l'aspetto dove si deve migliorare nella seconda parte della stagione".

Nel complesso quali sono i giocatori che hanno convinto e chi ha deluso?
"Facile dire quelli che hanno convinto, sicuramente la partenza di Perisic ha sprigionato le energie di Dimarco che si è conquistato un ruolo da protagonista ed è uno degli acquisti migliori in termine di consapevolezza e di apporto alla manovra. Dzeko è stata la nostra fortuna con l'assenza di Lukaku, ha giocato una quantità di partite che nessuno avrebbe immaginato e lo ha fatto al meglio. Anche Calhanoglu ha sopperito all'assenza di Brozovic, all'Inter ha sempre dato quantità e qualità. Messo in una condizione diversa ha reso molto. Delusioni? Non mi piace parlare dei singoli. E' facile dire la difesa ha giocato al di sotto delle aspettative e quindi i nostri difensori hanno avuto uno standard più basso, scopro l'acqua calda. Ma qui c'è anche il centrocampo e l'attacco per quanto riguarda il problema dei gol subiti. E' più un fatto di equilibrio generali che di singoli".

Se la prossima stagione cambierà il capitano, Skriniar e Lautaro possono essere i nuovi?
"Anche Barella forse con un passaggio ulteriore può diventerà una figura appetibile. Forse più Skriniar perché con Lautaro c'è il rischio che si innervosisca ma Skriniar mi dà un filo di tranquillità".

Ti stupisce che Skriniar rimanga all'Inter nonostante il PSG?
"E' assolutamente incredibile, fosse successo nell'altra parte di Milano ci avrebbero fatto una telenovela di trenta puntate. Prima ci hanno fatto neri, adesso la cosa passa come normale ma non è lo e siamo contenti".

Se non puoi avere una stampa a tuo favore, ci devono essere delle logiche politiche. Come lo giustifichi?
"E' storico, mette le radici in rapporti che ci sono stati per questioni di proprietà nel mondo dell'editoria. Il Milan ha avuto Rizzoli e Berlusconi che con il mondo di TV ed editoria aveva tanti legami come la Juventus. L'Inter questo tipo di rapporti non li ha avuti. Facevo il confrontro tra Fiorentina-Inter e Milan-Fiorentina, il nostro era diventato un caso di stato. Era stata una partita per buona parte a senso unico. Quella del Milan è stata condizionata da episodi ma l'enfasi che si dà nel racconto è totalmente differente".