L'Inter deve rinnovarsi. Ma la scossa non può arrivare (solo) da Chivu: servono almeno altri 4 colpi di rilievo

L'Inter deve rinnovarsi. Ma la scossa non può arrivare (solo) da Chivu: servono almeno altri 4 colpi di rilievoTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 06:48Editoriale
di Daniele Najjar

L'Inter che ha lottato su ogni fronte per poi cadere, ad un certo punto è sembrata essere prevedibile per certe partite decisive. Responsabilità di Inzaghi a parte, il limite è sembrato essere strutturale, più che altro, al netto del rendimento non ottimale di alcuni uomini chiave, vuoi per tante giustificazioni che si possono citare, quali la stanchezza.

L'Inter ha bisogno di rinnovarsi. Non di una rivoluzione magari, perché la maggior parte dei titolari di questa stagione possono e devono essere la base, la spina dorsale dalla quale ripartire. Ma il crollo di fine stagione è stato troppo netto per essere sottovalutato al grido di "l'Inter rimane forte". Anche perché le rivali stanno crescendo ed hanno progetti di risalita importanti. Il Napoli con la conferma di Conte ed un mercato che si preannuncia scoppiettante, il Milan con il duo Tare-Allegri, la Juventus stessa.

Per rinnovarsi, la scossa non la potrà dare Cristian Chivu. Lui può sorprendere, un po' come fatto da Simone Inzaghi a suo tempo dopo essere arrivato fra lo scetticismo generale e nel timore che l'Inter portasse avanti quel ridimensionamento di cui si parla anche oggi. Se ne era andato Conte, accompagnato dai vari Lukaku, Hakimi e, suo malgrado per ciò che gli successe agli Europei, Eriksen.

Stavolta però non basterà cambiare uno o due tasselli. L'Inter ha preso Sucic e Luis Henrique. Serviranno, ad occhio, almeno altri 4 colpi. Se non di spicco, di rilievo.

Un difensore forte e due attaccanti, innanzitutto. Questi sono i ruoli dove pare più evidente serva nuova linfa. Davanti a Sommer il duo Acerbi-De Vrij è impone delle riflessioni, anche qualora dovessero rimanere entrambi, perché non possono garantire tutte le partite su tre fronti. Oppure ragionando sul famoso vice-Bastoni, mai trovato fino ad oggi. Alle spalle di Lautaro e Thuram poi si è sentita tanto la mancanza di alternative valide, che potessero realmente incidere. Bonny e Hojlund sono i primi nomi venuti a galla. Servono gol, servono caratteristiche differenti.

E il quarto colpo? In mediana, o meglio fra la mediana e l'attacco. Da capire che farà Frattesi innanzitutto: se partisse, verrebbero a mancare altri gol. Ma anche dovesse rimanere, è netta l'impressione che quando l'Inter cambia interpreti in mediana, il livello medio cali, in termini di rendimento. E i vari Mkhitaryan e lo stesso Calhanoglu, non si sono espressi al massimo del loro livello. Servirebbe in poche particolare un giocatore di grande qualità in più. L'ideale sarebbe averlo sia da utilizzare in chiave offensiva, che come mezz'ala, un Nico Paz, per intenderci. O altrimenti un sostituto adatto di Frattesi e poi un giocatore con più spunti davanti.

Poco importa il modulo, o sistema di gioco che dir si voglia. Chivu è partito con il 4-3-3, a Parma poi è giunto ad un Inzaghiano 3-5-2. Il passo avanti però sarebbe anche quello di dargli uomini in grado di fornirgli alternative, come Luis Henrique sembra poter fare. Conte ha vinto lo Scudetto anche perché quando sono mancati gli esterni, ha saputo variare. L'Inter sembra prigioniera dello spartito imparato a memoria, che è stata a lungo la sua fortuna, ma che ora va appunto rinnovato.

La scossa serve da Oaktree, insomma, più che da Chivu. E dalle parole di Marotta sembra che l'intenzione sia quella: investire di più, pur se su profili più giovani, per innovare, ringiovanire. L'importante è puntare sui profili giusti, perché di tempo non ce ne sarà e sappiamo quanto i giocatori di spicco che arrivano dal mercato possano portare nuova linfa ed entusiasmo a tutto l'ambiente. Una sensazione che il mondo interista non prova da troppo tempo (dall'arrivo di Lukaku?), dato che tutti gli attuali protagonisti sono arrivati a fari spenti, venendo valorizzati poi da chi c'era in panchina.