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Di Napoli ricorda: "Moratti mi diceva di rimanere all'Inter, ma me ne andai via perché..."

Di Napoli ricorda: "Moratti mi diceva di rimanere all'Inter, ma me ne andai via perché..."TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
Ieri alle 15:36News
di Marco Pieracci

L'ex attaccante nerazzurro Arturo Di Napoli, protagonista di Storie di Calcio su TMW Radio, è tornato sull'esperienza all'Inter: "Sono passati tanti anni, giocavo per la squadra del mio paese e un giorno arrivò un dirigente dell'Inter che chiese informazioni su di me e da lì mi presero con un contratto per un milione di lire. Quando andai all'Inter, i ragazzi della squadra mi fecero una festa incredibile che ricordo ancora oggi. Lì mi sono accorto che potevo avere la grande opportunità per rendere orgogliosa la mia famiglia ma non solo, gli amici che avevo attorno a me".

E sempre sull'esperienza all'Inter ha ammesso: "Moratti è stato importante per me, così come Mazzola. Lui mi diceva di rimanere all'Inter, perché potevo crescere in mezzo a tanti campioni, ma io poi andai via perché ero testardo. Molti dicono che il mio carattere mi ha penalizzato, e in parte è vero, ma è stato anche la mia forza. Come in occasione del primo gol, che feci a Walter Zenga ed ebbi la forza di prendere quel pallone e realizzare quella prima rete. Mi ricordo che quando passai definitivamente al Piacenza mi offrirono un contratto a cui era difficile dire di no, giocai poco e sicuramente persi un'opportunità importante. Tornassi indietro quella decisione non la riprenderei, ma alla fine il calcio mi ha dato tanto. Alla fine ho fatto divertire in tanti, da Vicenza a Salerno, passando per Messina, Palermo. L'importante è lasciare qualcosa e credo di averlo fatto. Non rimpiango nulla, anche se di sicuro potevo fare di più".

In quell'Inter era arrivato Ronaldo il Fenomeno: "Mi ricordo che in una sfida con il Piacenza alla fine ci scambiammo la maglia e la sua la tengo con grande gelosia, perché ci tengo veramente tanto. Fu un'emozione unica, perché è stato uno dei più grandi".