Taremi bloccato in Iran: l'Inter perde il suo attaccante per l'intero Mondiale per Club

L’Inter deve rinunciare ufficialmente a Mehdi Taremi per il Mondiale per Club. L’attaccante iraniano, arrivato in estate dal Porto, non riuscirà a raggiungere i compagni negli Stati Uniti a causa della delicata situazione geopolitica che sta paralizzando il Medio Oriente.

Il viaggio di Taremi verso gli States è stato interrotto ancor prima di cominciare. A seguito dell’acuirsi del conflitto tra Israele e Iran, infatti, Teheran ha bloccato lo spazio aereo nazionale, chiudendo sia gli aeroporti civili che quelli militari. Il giocatore, che si trovava in Iran per motivi personali, è stato costretto a rientrare nella capitale, dove attualmente si trova al sicuro, monitorato costantemente dalla società e confortato dal supporto dei compagni e dello staff.

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, i tentativi dell’Inter di trovare soluzioni alternative sono stati molteplici, ma tutti si sono scontrati con la complessità della situazione. Non solo l'impossibilità di un volo diretto per gli USA, ma anche i piani per un trasferimento via terra in un Paese limitrofo - per poi decollare verso Los Angeles o Milano - sono stati giudicati troppo rischiosi per l’incolumità del giocatore, vista l’instabilità generale e il rischio concreto di escalation militare.

Il forfait di Taremi rappresenta un problema concreto per Chivu, che si trova ad affrontare l'appuntamento internazionale con un attacco ridotto all’osso. Dietro la coppia titolare formata da Thuram e Lautaro Martinez, il tecnico rumeno potrà contare soltanto su Valentin Carboni e sui fratelli Esposito. Con una complicazione in più: Pio Esposito sarà disponibile soltanto dalla terza gara, quella contro il River Plate, aumentando ulteriormente le difficoltà nelle prime due uscite.

Per Taremi, che aspettava con entusiasmo l’occasione per misurarsi con i nuovi compagni e inserirsi sempre più nei meccanismi della squadra, è un duro colpo. La speranza ora è che la situazione geopolitica possa presto stabilizzarsi, consentendogli almeno di tornare in Italia e riprendere il lavoro con il gruppo.