D'Aversa: "Bastoni è già un top player, Dimarco ha pagato la statura. Darmian è da Inter"
Roberto D’Aversa, tecnico attualmente svincolato, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Tuttomercatoweb e ha parlato anche di alcuni giocatori attualmente all’Inter ma che sono stati allenati da lui in passato, a cominciare da Federico Dimarco: “Ha pagato il fatto di non poter giocare ai più alti livelli per via di non essere molto alto. Ma il piede che ha lui difficilmente lo si può ritrovare in altri calciatori. Può fare qualsiasi cosa, se decide di mettere la palla in un certo punto della porta riesce a piazzarla lì. Sotto l’aspetto tecnico parliamo di un giocatore fortissimo e lo sta dimostrando con l’Inter, quando arriva al cross oppure al tiro è un calciatore devastante”.
Un altro giocatore che sta facendo una stagione eccezionale è Matteo Darmian:
“Con lui ho lavorato più su quella continuità che non aveva più avuto in Premier League con il Manchester United. Ho trovato un ragazzo eccezionale. Ed il fatto che contro il Porto in Champions League è stato il migliore in campo dell’Inter mi ha reso molto felice perché è un bravissimo ragazzo, umile, che ogni padre vorrebbe per la propria figlia. Come giocatore può ricoprire diversi ruoli, sia come terzino oppure come braccetto. Ho sempre apprezzato la sua duttilità e la sua umiltà, ricordo che quando venne a Parma tutto sembrava tranne che un calciatore che aveva giocato con l’Italia ed in Premier League. Sta dimostrando di essere un giocatore da Inter”.
Infine, una chiosa su Alessandro Bastoni:
“Alessandro è venuto a Parma dopo un piccolo intervento al menisco. Già ai tempi del Lanciano, in Serie B, con il direttore Luca Leone avevamo provato a prenderlo. Quando arrivò da me lui era abituato a fare un tipo di calcio totalmente differente da come interpretavamo noi la fase difensiva. Gli ci è voluto un po' di tempo sia per rimettersi apposto fisicamente che per capire alcune situazioni, ma nel momento in cui partì titolare nella partita che vincemmo contro il Torino iniziò la sua carriera. Secondo me sotto l’aspetto tecnico e di gestione palla è uno dei migliori, ha una efficacia nel passaggio in verticale non comune fra i giocatori top a livello europeo. Dal mio punto di vista deve migliorare sotto il profilo della cattiveria del difensore, ma credo sia già un top player. E’ un leader silenzioso, come me quando giocavo. Ci sono diversi modi per esserlo: in campo, con le doti tecniche, con la dialettica. Non è uno che parla tanto ma in campo si fa rispettare. Lo definisco un leader tecnico, perchè sulla costruzione dell’azione è fra i migliori al Mondo. Sono contento per lui.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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