Cordobà: "Il Real offriva di più al San Lorenzo e a me, ma io scelsi l'Inter"
Ivan Ramiro Cordoba, ex difensore dell'Inter ed oggi dirigente del Venezia, ha parlato del suo passato alla trasmissione Un rato con el Pibe, a tu per tu con Carlos Valderrama: "Moratti viveva di calcio, gli piaceva vedere le partite, metteva le videocassette e gli piaceva il calcio argentino. Lippi fu molto chiaro già prima di arrivare e disse che gli sarebbe servito un centrale e così il suo secondo (Narciso Pezzotti, ndr) venne due volte ad osservarmi ed io, destino volle, segnai pure. Dopo il secondo match parlammo e ci conoscemmo perché, prima di andarsene, voleva sapere com'era anche di persona. Ero motivato, la cosa mi sembrava seria, ma per 15 giorni non accadde niente e io ero felice pure al San Lorenzo, tant'è che dicevo a mia moglie: 'Se non accade nulla, rimaniamo qui dove stiamo bene'".
Il colombiano racconta poi il colpo di scena: "Ero vicino al rinnovo, ma dopo 8 giorni l'Inter tornò, cominciammo a negoziare e mia moglie rimase incinta. In quei casi cambia tutto, ma lei affermò: 'Tranquillo, vai avanti'. Sembrava tutto fatto, ma poi il mio agente mi chiamò e disse: 'Ivan, la cosa si sta complicando. Le cifre non quadrano per il San Lorenzo. Possiamo sistemare l'affare se rinunci al tuo premio'. La cifra ammontava a 7 milioni di dollari e Ruggeri (dt del San Lorenzo, ndr) mi informò che c'era anche il Real Madrid, che avrebbe offerto 3 milioni in più al San Lorenzo e più soldi a me. Provò a convincermi, ma io guardavo solo il calcio italiano, dove c'era Faustino Asprilla e la mia testa era all'Inter. Mi vedevo in Italia, mi confermarono che dovevo togliere il premio, ma spiegai che avevamo già deciso io e mia moglie. Chiudemmo in due settimane".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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