Cordoba: "C'è un punto in comune con l'Inter del 2010, non importa chi affronteremo"

Cordoba: "C'è un punto in comune con l'Inter del 2010, non importa chi affronteremo"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Ieri alle 16:12News
di Alessandra Stefanelli

In collegamento con Sky Sport, Ivan Ramiro Cordoba, ex colonna dell’Inter del Triplete e protagonista della penultima semifinale di Champions vinta dai nerazzurri contro il Barcellona nel 2010, ha commentato con emozione e orgoglio la storica vittoria della squadra di Simone Inzaghi a San Siro: "Ero fiducioso fin dall'inizio - ha esordito il colombiano -. Questa squadra ci ha abituato, in questi anni, a dare sempre il massimo. Ogni giocatore, ogni componente ha fatto la propria parte. L’esperienza si è vista tutta e io puntavo proprio su quello. Non sapevo come sarebbe arrivato il pareggio, ma non ho mai avuto dubbi sul fatto che avremmo potuto raggiungere la finale".

Cordoba ha poi fatto un parallelo tra l’Inter attuale e quella leggendaria del 2010:
"Nel 2010 non eravamo favoriti, ma eravamo un’unica cosa. E credo che anche questa squadra lo sia. Hanno costruito un gruppo vero, solido, e lo hanno dimostrato non solo ieri, ma anche nella gara di Monaco e in tante situazioni negli ultimi anni. È una finale strameritata".

Riconoscimenti speciali anche per Simone Inzaghi e tutto il team nerazzurro:
"Al mister, allo staff, a tutte le persone che lavorano accanto a questi ragazzi vanno fatti grandi complimenti. La società ha permesso che ci si concentrasse solo sul campo, isolando il gruppo da tutte le distrazioni esterne. L’Inter ha affrontato avversari difficilissimi, tirando fuori risorse che forse nemmeno loro sapevano di avere. Questa è la vera evoluzione della squadra. E forse ancora non conosciamo nemmeno il loro limite".

Infine, sul possibile avversario in finale tra PSG e Arsenal, Cordoba ha le idee chiare:
"Penso come il presidente Moratti: a questo punto non importa chi ci sarà. L’obiettivo è solo uno: andare a Monaco per vincere. Il PSG forse sembra più in forma, e Luis Enrique conosce il calcio italiano, ma l’Arsenal è impressionante per continuità. Qualsiasi sia l’avversario, si gioca per alzare la coppa".