Chivu: "Gasperini mandato via troppo presto dall'Inter, la sua preparazione estiva..."

Chivu: "Gasperini mandato via troppo presto dall'Inter, la sua preparazione estiva..."TUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 17 ottobre 2025, 17:30News
di Marco Corradi

Nella conferenza stampa che precede Roma-Inter, Cristian Chivu ricorda l'esperienza nerazzurra di Gian Piero Gasperini: "L'esperienza interista era stata breve, a me però aveva dato un'ottima impressione che poi ha confermato nel suo lavoro a Bergamo. Quasi tutti ci siamo ispirati al suo modo di aggredire e approcciare le partite, Gasperini gode di tutta la mia stima e ammirazione così come l'aveva avuta quando io ero giocatore e lui allenatore. Aveva fatto una preparazione estiva tale che mi aveva fatto stare bene come non mi capitava da tanti anni, aveva cambiato modulo e facevo il braccetto sinistro con Samuel e Lucio. Purtroppo i risultati non ci sono stati ed è stato anche mandato via presto, per me troppo presto. Negli anni seguenti ha mostrato le sue idee, la sua innovazione e la sua identità, diventando un big che è un modello per noi allenatori giovani". 

Cosa ha preso da Gasperini?

"Il suo modo di interpretare il calcio e la fase difensiva, il coraggio che ha portato in Serie A e gli ha dato successo internazionale con l'Europa League. Tutti gli allenatori hanno imparato quella difesa aggressiva e hanno visto delle belle cose che magari erano nella testa di molti, ma nessuno osava provare. Il suo modo è unico, in tanti abbiamo preso spunto e abbiamo adattato le sue idee alle nostre. Bisogna sempre rubare da quelli più bravi, lui è uno dei big". 

Ci sono momenti che vanno oltre la singola partita, avrete tre big match consecutivi che diranno molto sull'Inter. Cosa si aspetta da vedere?

"Mi aspetto di ripartire da come abbiamo concluso contro la Cremonese: prestazione, determinazione e grinta. Bisogna dare continuità, capire i propri punti di forza e continuare a fare dei passi in avanti senza tornare indietro. Siamo consapevoli dell'importanza di ogni partita, sono tutte finali e fa poca differenza l'avversario, sia che abbia più fama sia che ne abbia meno. La nostra preparazione e le nostre ambizioni, la nostra voglia di dominare e fare la partita devono essere intatte a prescindere dalla rivale. Questa squadra può lottare su ogni fronte, andando in fondo ovunque".