Caos Scommesse, Serena: "I giovani sono sempre più fragili, non è solo ludopatia"
Nell'intervista pubblicata da La Repubblica, l'ex calciatore e opinionista Aldo Serena ha parlato dello scandalo sulle scommesse che ha travolto il calcio italiano negli ultimi giorni: "Non credo sia soltanto ludopatia. Ho paura che questa vicenda ci racconti qualcosa di più ampio sulla nostra società, qualcosa che ci riguarda come adulti e come genitori di persone sempre più fragili".
Ha twittato: sprecare così il talento è da superficiali e immaturi.
"I giovani hanno tutto, arrivano in alto in fretta, alcuni hanno contratti ricchissimi e nessun bisogno di denaro. Eppure, corrono il rischio di farsi marchiare per sempre. Non sono i vecchi a fine carriera dell'80".
Calciatori ventenni, azzurri, vittime della scimmia del gioco. Come lo spiega?
"Lo trovo sconvolgente, una deriva forse irrimediabile. Intere generazioni risucchiate da smartphone e tablet, ragazzi intrappolati lì dentro. E, quando sono bambini al campetto, i loro genitori cominciano a montarli con le illusioni, i soldi, la carriera. Ormai è un modo di interpretare la vita. E ogni rapporto con gli altri è filtrato da questi aggeggi elettronici, che sarebbero strumenti magnifici se non venissero usati solo così. Il mio tweet è stato contestato, ma io temo che certi giovani siano rapiti dalle loro stesse vite".
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