Calhanoglu in conferenza: "Un mio gol? Perché no? Certo che il mio popolo mi sosterrà"
È la vigilia dell'ultimo atto di una stagione indimenticabile: a poco più di ventiquattro ore dalla finale contro il Manchester City, sarà Hakan Calhanoglu uno dei tre calciatori che accompagneranno Simone Inzaghi in conferenza stampa allo stadio Atatürk. L'appuntamento è per le 16.15 (ore italiane): vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.
16.50 - Inizia la conferenza stampa.
Abbiamo visto cos'ha fatto il City contro il Real: crede di aver l'opportunità di segnare domani?
"(ride, ndr). Perché no? Faremo del nostro meglio: anche loro si staranno preparando, io cercherò di fare del mio meglio. Poi non conta chi segnerà".
È il quinto turco a raggiungere una finale di Champions: cosa significa per lei?
"Sono orgoglioso di giocare questa finale nel mio Paese: sono certo che il mio popolo mi sosterrà e pregherà per me. Spero di poter sollevare quella coppa da giocatore turco, magari segnando anche un gol. Sappiamo che non sarà facile, perché il City è una squadra fortissima, ma mettendoci il cuore possiamo farcela".
Anche il City ha un giocatore turco: Gundogan. Chi ha sentito in questi giorni?
"I miei compagni mi hanno fatto molte domande in questi giorni: ho spiegato loro che tipo di città è Istanbul. Non ho ancora sentito Gundogan, lo rispetto molto e sarà una partita speciale per entrambi. Rispetto la sua decisione di giocare per la Germania, trovo che sia importante che ci siano due turchi in finale di Champions".
Il City ha fatto una grande stagione: chi sarà il loro giocatore più pericoloso?
"Abbiamo analizzato i nostri rivali, anche noi mostreremo la nostra forza. Non dovremo avere timore: loro ce la metteranno tutta, ma dovremo mostrare di che pasta siamo fatti. In Champions abbiamo dominato certe partite, sono certo che sarà una grande finale".
Si aspetta il supporto del pubblico neutrale turco?
"Per me sarà una partita speciale: giocare a Istanbul è qualcosa di diverso, voglio godermi questo momento perché magari non avrò un'altra opportunità del genere. Voglio dare il massimo: la gente della Turchia sarà con me, dall'altra parte c'è Gundogan che gioca però per la Germania. Il mio sogno è vincere la coppa, darò tutto per riuscirci".
Giocare a Istanbul è una motivazione in più o le fa avvertire più pressione? È riuscito a dormire?
"Non sento la pressione: dopo la partita col Barcellona avevo grande fiducia in me stesso e nella squadra, da lì in poi le cose sono andate molto bene. Voglio godermi la partita di domani, essere qui è un motivo d'orgoglio, e cercherò come sempre di farvi divertire e giocare una grande partita. La prima cosa a cui ho pensato stanotte è sollevare questa coppa: è un sogno che coltivo fin da quando ero bambino, credo sia possibile e sono fiducioso".
16.58 - Finisce la conferenza stampa.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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