Ma l'Inter non aveva imparato dai suoi errori? Napoli l'ultimo inciampo della lista

Ma l'Inter non aveva imparato dai suoi errori? Napoli l'ultimo inciampo della listaTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 18 marzo 2024, 01:00I fatti del giorno
di Yvonne Alessandro

Ci son cascato di nuovo. Il motivetto per un'Inter che, ancora ferita nell'orgoglio per l'eliminazione dalla Champions League, aveva necessità di ripartire. E invece è incappata negli stessi errori nei quali è cascata storicamente nei momenti decisivi, in tempi recenti. Prima nelle coppe e ora col Napoli in campionato.

I presupposti

Raccogliere i cocci e riprendere il cammino, direzione seconda stella. Era questo il focus posto da Simone Inzaghi ai suoi ragazzi, di rientro da Madrid coi musi lunghi e feriti per mano dei colchoneros di Simeone. Testa al campionato da qui alla fine, perché il tempo per rimuginare e piangersi addosso non esiste. Specialmente quando, prima del big match contro il Napoli, si assiste a un Milan vincente a Verona e con un barlume di speranza negli occhi nel poter riaprire la corsa scudetto.

Utopia al momento, perché la forza dell'Inter è stata quella di creare un vuoto tra la vetta della classifica e il secondo posto. Per certi versi un pareggio con gli azzurri da cantiere aperto, seppur titolati campioni d'Italia, non è da buttare. Per ragioni di classifica, perché in fin dei conti i rossoneri sono sempre lontani, anche se a 14 punti di distanza. E per caratura degli avversari, potenzialmente vulcano dormiente.

Napoli ultimo scivolone

Resta tuttavia discutibile la maniera in cui l'Inter è stata rimontata dagli azzurri e il gol di Juan Jesus a dieci giri d'orologio dalla fine del match e con la vittoria in pugno. Una svista colossale in marcatura su calcio d'angolo costata ben due punti. Una fonte inesauribile di rammarico per come ha amministrato il vantaggio fino a quel momento la truppa nerazzurra, al netto della stanchezza emersa e accennata dallo stesso Inzaghi che ha portato allo svarione.

In pratica la fotocopia del gol subito contro l'Atlético Madrid da Depay proprio in Champions League nei minuti regolamentari finali e, volendo, anche la rimonta trasformata in ribaltone dal Bologna in Coppa Italia (112' e 116' i gol incassati). E qui sorge il secondo tallone d'Achille dell'Inter: l'incapacità di dare la mazzata finale. Oltre a perdere la concentrazione nelle battute finali, i nerazzurri in questi scenari negativi non sono riusciti nemmeno ad arrotondare il risultato. Per scarso cinismo e forse eccessiva confidenza nei propri mezzi, perdendo poi la chance di mettere in sicurezza il successo finale. E l'epilogo è tristemente noto.