L'Inter ora vede lo scudetto. Il match point col Milan e gli scenari alternativi

Serve qualche patema d'animo in più del previsto, all'Inter, per conquistare l'attesa vittoria contro l'Udinese. Nel primo tempo i nerazzurri spingono, sprecano e si fanno punire da Samardzic: Sommer e Dumfries non si capiscono e fanno un pasticcio, col tiro-cross (deviato) che s'insacca lentamente in rete. La ripresa è un monologo, con una rete annullata e il rigore di Calhanoglu a ringalluzzire la capolista. Nell'ultima mezz'ora è puro assedio e l'Inter, che chiude col 78% di possesso palla contro un'Udinese che perde Lovric e Thauvin, la vince al 94': decisivo per l'ennesima volta Davide Frattesi, che ristabilisce il +14 sul Milan.

Quando mancano sette giornate al termine della Serie A, i nerazzurri sanno di avere in pugno lo scudetto. Basterà ottenere otto punti in queste sfide (due vittorie e due pari) per rendersi imprendibili dal Milan, anche senza vincere il derby. La vittoria rossonera sul Lecce spinge il primo match point alla 33a giornata, nel derby che si giocherà lunedì 22 aprile a San Siro. All'Inter basterà battere il Cagliari (senza Lautaro e Pavard, squalificati) per rendere possibile lo scenario sognato da tutti i tifosi: vincendo col Milan, lo scudetto sarebbe conquistato con cinque giornate d'anticipo, davanti al pubblico rossonero. 

Questo è lo scenario sognato da tutto il mondo nerazzurro, ma non è l'unico. Perdere punti o uscire sconfitti col Milan sposterebbe tutti i discorsi alla gara casalinga contro il Torino, nel weekend del 28 aprile. Lasciarne altri per strada, invece, richiamerebbe in causa l'infausto 5 maggio e la sfida al Sassuolo, l'unica squadra (sin qui) capace di battere i nerazzurri di Inzaghi in una Serie A dominata su ogni fronte. La sensazione è che per lo scudetto non sia una questione di "se", ma di "quando": solo l'Inter può perderlo. E i tifosi contano i giorni per conquistarlo e poter festeggiare la seconda stella.