L'Inter diventerà saudita? Zhang tratta con gli arabi, nell'affare non c'è PIF

L'Inter potrebbe diventare saudita. Ne è certo il Corriere della Sera, che svela una clamorosa indiscrezione riguardo al futuro nerazzurro. Steven Zhang non si starebbe dedicando solo al riscadenziamento del prestito con Oaktree, con un altro fondo britannico come piano-B ed eventuale backup qualora dovessero saltare le trattative, ma al tempo stesso avrebbe anche avviato le trattative per la cessione del club. L'interlocutore sarebbe un gruppo di investitori sauditi che farebbe capo a un membro della famiglia reale di Riyad, e in passato avrebbe tentato un approccio (fallito) con la Juventus. 

Non ci sarebbe dunque il fondo PIF tra gli acquirenti dell'Inter, dopo il cambio d'opinione in Arabia Saudita riguardo agli investimenti diretti col fondo reale: quest'ultimo detiene i quattro principali club del paese (Al-Ahli, Al-Ittihad, Al-Hilal e Al-Nassr) e il Newcastle, a cui vorrebbe solo affiancare dei club satellite in giro per l'Europa e non una big. La cordata, che starebbe cercando fondi in Medio Oriente mentre effettua la due diligence e non è l'unica interessata all'acquisto del club, farebbe capo direttamente alla famiglia Al-Saud. Zhang chiede 1.2 miliardi per cedere l'Inter, ma al tempo stesso sa di non avere molto tempo.

La scadenza del prestito con Oaktree è fissata per il 20 maggio e, se per quella data non avrà ridiscusso i termini o non avrà trovato un acquirente per la cessione del club, verrà attivata l'escussione del pegno per inadempienza. A quel punto sarebbe Oaktree a dover gestire le trattative con gli eventuali acquirenti, che potrebbero anche ottenere un prezzo agevolato e minore di quello ipotizzato da Suning. Zhang ne uscirebbe con 200mln circa, ovvero la differenza tra la cifra da restituire e l'attuale valutazione del club (debiti esclusi).