Asllani come Mandrake il mago: finalmente Inzaghi ha il suo vice Calhanoglu

Asllani come Mandrake il mago: finalmente Inzaghi ha il suo vice CalhanogluTUTTOmercatoWEB.com
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martedì 5 marzo 2024, 01:00I fatti del giorno
di Yvonne Alessandro

Kristjan Asllani l'uomo del mistero. O forse un tempo, perché dopo la prova di questa sera contro il Genoa e complessivamente le ultime tre titolarità consecutive guadagnate - per un Hakan Calhanoglu ancora ai box per infortunio - sembra tutt'altro giocatore. Ma andiamo con ordine per arrivare a quello che si può reputare uno sbocciamento di una gemma preziosa.

Un passo dentro e uno fuori

La scorsa estate Asllani è stato davvero vicino a lasciare Milano. Il rischio di ritrovarsi sbarrato dal veterano Calhanoglu era reale, specialmente con l'addio di Brozovic e la concezione di regista maturo e pronto per i grandi palcoscenici che Inzaghi richiede. Tant'è che l'Inter e il centrocampista albanese presero del tempo per riflettere e capire se fosse meglio magari un'esperienza in prestito piuttosto che una permanenza forzata in panchina.

Sul più bello il club di viale della Liberazione ha addirittura bloccato lo scambio offerto dal Sassuolo con Maxime Lopez proprio per l'alta considerazione che ha, e sempre ha avuto, di Asllani. Finché quest'ultimo ha deciso di restare all'Inter per crescere e migliorare all'ombra di Calhanoglu. Tanto che durante la stagione, in termini gerarchici, il mister, quando ha potuto, ha sempre scommesso sul turco dal primo minuto. Salvo infortuni. Strada facendo però Asllani ha sfoggiato una gran dose di umiltà, portando altrettanta pazienza per prendersi il suo momento.

L'assenza di Calha non si percepisce

Ed eccoci qui, tra Lecce, Atalanta e Genoa. Superata l'esame di laurea nel 4-0 con la Dea, la prova del nove è arrivata contro i rossoblu di Gilardino. Una gara intera da volante di regia con il 100% di precisione dei passaggi (77 su 77), 5 lanci lunghi riusciti su 5 e il gol dell'1-0 a coronare la prestazione maiuscola. Il primo sigillo non si dimentica mai, ma quel paio di filtranti visionari a spezzare in due le ali del Grifone altrettanto sono stati impressionanti.

Dei trucchi di magia, quasi al pari di quelli che Mandrake il mago che ha viziato un po' tutti. Sì, poi durante la partita c'è stata qualche sbavatura in fase difensiva, specialmente su qualche palla di troppo che si è fatto scippare (8 possessi). Ma per dovere di cronaca parliamo di un classe 2002, nel pieno della gioventù e qualche errore è ammesso e concesso. Poi ci sarebbe da sottolineare l'audacia e il senso di combattività con cui Asllani ha saputo distinguersi (3 contrasti vinti su 4).

Inzaghi può dormire sonni tranquilli

Numeri che fotografano in pieno la maturazione graduale ma incredibile di Kristjan. Un giocatore trasformato in confronto all'impacciato e impaurito 21enne titolare a San Sebastian nella prima di Champions contro la Real Sociedad. E ce ne sono stati anche altri di passaggi a vuoto oltre a questo europeo. Ma a furia di sbattere contro gli errori, l'albanese si è messo lì, lavorando quotidianamente per correggersi - come ha raccontato anche Inzaghi - ed è arrivato a questi livelli.

Sicurezza in se stesso, visione di spazi che non sembrano esistere e accuratezza nell'esecuzione accompagnati da una buona dose di personalità. Un repertorio degno di nota che, nemmeno a dirlo, presenta dei margini di miglioramento evidenti per Aslla. Intanto Simone Inzaghi lo applaude e si gode finalmente quel vice Calhanoglu che tanto desiderava. Perché alle volte basta avere fiducia e aspettare: se son rose, fioriranno.