ESCLUSIVA - Scanziani: "Speravo che l'Inter vincesse, pensavo dovesse lottare con la Juve"

ESCLUSIVA - Scanziani: "Speravo che l'Inter vincesse, pensavo dovesse lottare con la Juve"TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 12 maggio 2021, 09:25Esclusive
di Raffaella Bon

“Più di aspettarmelo… lo speravo". Le parole di Alessandro Scanziani, ex centrocampista dell'Inter negli anni settanta. "In partenza avevo messo davanti la Juventus, aveva vinto nove campionati di fila. Vero il cambio di allenatore, ma non è sempre lui a fare la differenza. In genere sono i calciatori a farla, la Juve ha Cristiano Ronaldo che fa 25 gol a fine campionato, pensavo dovessimo lottare con loro. Poi è partito il Milan, dopo averlo superato la formazione di Conte ha fatto benissimo, nel girone di ritorno, speravo arrivassero fino alla fine. Sono stati bravissimi, hanno vinto con quattro giornate di anticipo. Bisogna fare i complimenti a Conte, alla società, ai giocatori”.

La Juventus ha sbagliato a privarsi di Marotta e Conte? “Alle volte nemmeno quando sei all’interno del club riesci a capire certe cose. Senza Conte ha vinto lo stesso dei campionati. Non credo che il problema - almeno in generale - sia il tecnico che fa la differenza. Più il direttore generale che compra i giocatori più bravi, sennò è più difficile. Insomma, magari Marotta”.

Conte e Mourinho sono simili? “Direi di sì, è vero. Però alla fine sono i giocatori a cambiare le carte in tavola. Poi se dobbiamo dare una percentuale dico che l’allenatore è al 30% al massimo, poi sono i calciatori che capiscono cosa vuole l’allenatore e che vanno in campo. Il portiere che ti fa il miracolo, il centravanti che fa gol… I tifosi vanno a vedere i giocatori, non l’allenatore”.

Questione stipendi: non è surreale chiedere una decurtazione dopo un campionato vinto? “Diciamo che per quanto eravamo abituati negli ultimi sessant’anni è così. Più uno vince, più è professionista, più ha un buon rendimento, se va male prende quello che ha sempre preso. In questo momento siamo in una situazione particolare, i club hanno incassato meno a causa della mancanza di tifosi. Per le società sarà un grosso problema: o la presidenza e i suoi soci mettono mano al portafogli, oppure è dura. Questo è un fatto che succedeva ai miei tempi: il presidente della Samp era un tifoso della Samp, idem quello dell’Inter, quello dell’Ascoli era ascolano. Qualcosa in più potevano concederti, adesso… Io dico purtroppo, altri per fortuna, molti presidenti sono americani, cinesi, ma quanto amano la loro squadra? Forse uno, forse due, forse zero. Investono dei soldi per poi prendere almeno gli stessi se non di più. Il club cerca di stare in piedi in questo modo”.