ESCLUSIVA - Pasinato controcorrente: "Derby non decisivo. E Brozovic è fin troppo importante"
Nel suo momento di massima enfasi, il campionato italiano di Serie A lascia spazio alla Coppa Italia dove, questa sera alle 21, si sfideranno per la conquista del primo posto disponibile per la finale, Inter e Milan. Ovvero proprio le due principali contendenti al titolo di Campioni d’Italia: non bastasse la storica rivalità fra i due club meneghini a caricare di significato un match che già tanto di per sé, si aggiunge anche la voglia di dare una “spallata” morale ai cugini anche per prevalere nel rush finale per lo Scudetto.
La redazione de L'Interista ne ha parlato con l'ex giocatore nerazzurro Giancarlo Pasinato.
Giancarlo, l’ultima giornata che indicazioni ha dato sulla lotta scudetto, rimangono le milanesi?
“L’impressione che siano favorite e che sulla carta ora l’Inter abbia un calendario migliore, certo, ma questo campionato ha già più volte dimostrato di essere più che particolare: è impossibile mettere la mano sul fuoco per dire chi la spunterà”.
Il Derby di stasera può essere importante anche per il campionato?
“Sento tanti dirlo, io penso che il derby sia sempre importante sicuramente come partita in sé, a livello quindi di morale e convinzione nei propri mezzi. Credo anche che però non sia detto che chi vincerà stasera andrà poi meglio in campionato”.
Quindi non è detto che ci siano ripercussioni?
“Sul morale sì, chi ne uscirà vittorioso starà meglio e sarà magari più convinto, ma non sarà decisivo, anzi: magari chi perderà si arrabbierà e le vincerà tutte da qui alla fine. Vediamo come la gestirà Inzaghi dal quale mi aspettavo che già facesse più turnover in passato”.
Chi non sarà sicuramente soggetto a turnover sarà Brozovic: sembra ci sia un Inter con lui ed una senza di lui…
“E’ così, Brozovic è assolutamente decisivo per le sorti dell’Inter, si è visto anche con lo Spezia. Dico che è addirittura molto più decisivo di quello che dovrebbe essere”.
In che senso?
“Non c'è un sostituto alle sue spalle: un aspetto che ha penalizzato Inzaghi, che alle volte ha dovuto adattarci altri giocatori. Se Barella gioca lì l'Inter perde qualità in altre zone del campo. A questo la dirigenza dovrà porre rimedio in estate”.
Sempre con lo Spezia si è visto un Lautaro diverso.
“Sì, è entrato benissimo decidendo la partita. Sulla gestione dell’attacco credo che Inzaghi dovesse sfruttare di più Caicedo: perché non gioca proprio mai? Facendogli fare 15-20 minuti si poteva far capire agli altri che se non rendono c'è qualcuno alle loro spalle. Sanchez ha dimostrato qualcosa in più ed anche lui è finito troppo ai margini”.
Inzaghi comunque ti ha convinto anche per il futuro?
“Inzaghi è da confermare a prescindere dalla vittoria dello Scudetto, all'inizio se ne parlava come di uno che doveva rifondare l'Inter. Anche i giocatori hanno le loro responsabilità: ad un certo punto non hanno lottato come avrebbero dovuto, a parte pochi che sono rimasti costanti tutto l'anno come Darmian. Barella per esempio ha avuto un bel calo e lì magari l'allenatore poteva fare più turnover”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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