ESCLUSIVA - Paganin su Skriniar: "Al Psg sarà uno dei tanti: Lautaro lo ha capito"
La Cremonese, poi l'inizio di un febbraio di fuoco, su tutti i fronti: l'Inter si appresta ad affrontare un periodo cruciale per il prosieguo della stagione. E dovrà farlo con qualche difficoltà in più da risolvere, dopo la sconfitta interna rimediata contro l'Empoli. Innanzitutto dal punto di vista mentale, dato che la corsa scudetto appare irrimediabilmente compromessa e che alcune vicende di mercato - il passaggio di Skriniar al Psg su tutte - stanno evidentemente influenzando l'ambiente.
La redazione de L'Interista ne ha parlato in esclusiva con l'ex difensore nerazzurro Massimo Paganin.
Cremonese, poi i quarti di Coppa Italia contro l'Atalanta ed il Milan: per l'Inter sarà una settimana importante per evitare che la stagione si "appiattisca" pericolosamente?
"È proprio un mese importantissimo, considerando la Champions, anche. Va approcciato nel modo giusto perché logicamente la sconfitta contro l'Empoli ha creato delle piccole difficoltà, dopo la gioia della Supercoppa. Bisogna subito riprendere velocità. L'Inter deve pensare ad arrivare quarta. Non sarà semplice, le altre stanno viaggiando bene. Bisogna ricreare un certo tipo di mentalità".
L'Inter rischia di smarrirla?
"Una squadra vincente deve poter superare i momenti difficili e pensare ovviamente di poter migliorare la situazione di classifica per preparare una nuova stagione migliore in modo possibile. Questo passa attraverso il campionato, la Coppa Italia e la Champions League. Perché non dimentichiamo che poi c'è anche quella".
La doppia sfida con il Porto non è lontana...
"Una sfida dove l'Inter, come posso dirlo? Non dico che abbia tanto da perdere, però è un turno dove ci si aspetta che l'Inter si qualifichi. Perché affronta un avversario che - tra quelli che potevano capitare - è più alla portata. Proprio per questo la responsabilità è più grande. Bisogna approcciarla bene".
Il Napoli continuerà a fare un campionato a parte?
"Le possibilità di recupero per le altre sono poche. Forse si avvicineranno, ma è una questione numerica: il Napoli ha fatto 50 punti, la più vicina ha 12 punti di distacco. Chi sta dietro dovrebbe farne nel girone di ritorno ed il Napoli 38. Non vedo nessuna delle inseguitrici in grado di fare questo cammino, al Napoli basteranno circa 34-35 punti per vincere lo scudetto probabilmente".
Nessuna è in grado di tenere il passo, Inter e Milan comprese.
"Sì, basta vedere com'è andata con l'Empoli, il Milan ora sta facendo una gran fatica. È vero che le due romane si sono riavvicinate, però dovrebbero fare qualche cosa di straordinario. Secondo me è molto difficile e non vedo nemmeno il Napoli in difficoltà. Ci sono 5 squadre - - ci metto anche la Juve al di là della penalizzazione - forti che si toglieranno punti fra loro".
Indipendentemente da tutto (ma non dal quarto posto), ti aspetti che l'anno prossimo l'Inter riparta da Inzaghi?
"Ha già alzato un trofeo, non dimentichiamolo: non si pensi che siccome l'ha vinta spesso, allora non faccia testo. La Supercoppa era da vincere e l'ha vinta contro il Milan che lo scorso anno ha trionfato in campionato.Da questo punto di vista ha già fatto un buon lavoro. E' chiaro che bisognerà aspettare di vedere come finirà la stagione. Nel suo percorso di crescita, manca una cosa".
Quale?
"Quella di lottare per lo scudetto fino alla fine. E' successo l'anno scorso ed è stata un'occasione importante, secondo me. La vittoria dello scudetto avrebbe fatto una grandissima differenza, però mi sembra uno di quegli allenatori che sta dando molto, man mano che conosce meglio l'ambiente Inter. Per capire se rimarrà oppure no bisognerà aspettare la fine".
La vicenda-Skriniar ti delude, per come si sta chiudendo?
"Mi dispiace per lui, più che altro. E' chiaro che un peso in questa vicenda lo abbiano avuto i soldi, l'ingaggio. Ma credo che lui all'Inter sia diventato il fulcro, il centro della squadra. Al Psg potrà anche vincere la Champions, magari, ma sarà uno dei tanti. Logicamente è un obiettivo importante e l'Inter non ha la possibilità evidente di vincerla, però per esperienza personale ho visto che a fine carriera, vittorie a parte, a rimanere è soprattutto la considerazione che hanno per te i tifosi. Qualcuno lo ha capito, vedi Lautaro".
Proprio lui, che è sempre stato al centro di mille voci di mercato...
"Sì, eppure non ci ha pensato due volte a rinnovare ancora una volta, nonostante oggi sia un attaccante di livello internazionale, un campione del Mondo. Ha capito che all'Inter sta bene ed è felice e importante. E soprattutto: gioca già in uno dei migliori club al mondo, pur se non ha davanti la prospettiva di vincere tutto. Via Skriniar, l'Inter ne troverà un altro: è sempre stato così. Fosse rimasto, lo avrebbe fatto in un club che gli avrebbe dato qualcosa in più".
Non solo Skriniar: diversi giocatori in scadenza ed altri - come Dumfries e Correa - in mezzo a voci di mercato. Ti aspetti una mezza rivoluzione per la prossima estate?
"Non direi rivoluzione, piuttosto mi aspetto diversi aggiustamenti, ma ti parlo di 4-5 giocatori. In attacco per esempio, oltre a Correa, c'è da chiarire la situazione con Lukaku. A centrocampo andrà trovato un sostituto per Dumfries se dovesse partire. Poi in difesa ci saranno degli aggiustamenti. I profili giovani vanno bene, poi devono essere profili forti. Perché la squadra va migliorata e non è semplice migliorare il livello dell'11 titolare di oggi".
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