ESCLUSIVA - Oliva (R. Arenys): "Barça, niente scuse: non basta crossare 50 volte. Inter ora favorita"
Una vittoria di quelle che possono cambiare di colpo il corso delle cose. Quella di ieri contro il Barcellona è stata per l'Inter e per il suo tecnico Simone Inzaghi una forte boccata d'ossigeno, in un periodo tutt'altro che esaltante.
Come cambiano ora le prospettive per i nerazzurri per il prosieguo del cammino in Champions? E come è stata vissuta questa partita in Spagna? Ne abbiamo parlato con il giornalista Ignasi Oliva, direttore di Radio Arenys, che segue quotidianamente le vicende di casa blaugrana.
In pochi pensavano ad una vittoria dell'Inter, ieri sera.
"Beh si sapeva che questa non è la migliore Inter della sua storia, però non scherziamo: i nerazzurri, per giunta a San Siro, fanno sempre parte dell'aristocrazia del calcio. Sono una squadra che ha armi importanti per battere sempre chiunque, pur con le assenze importanti di giocatori come Lukaku. Probabilmente non è una squadra da tenere in considerazione per la vittoria della Champions, ma sicuramente per andare avanti nei turni ad eliminazione diretta sì".
Dopo questa vittoria, come cambiano le percentuali per passare il turno?
"Il Barcellona lo sapeva che l'Inter ha una squadra che può battere chiunque, ma non è riuscito a giocare bene come fatto contro il Bayern Monaco, dove pur perdendo avrebbe meritato di vincere. Per l'Inter la partita di ieri è stata un passo molto importante per la possibile conquista degli ottavi di finale. Ora c'è la sfida del Camp Nou che sarà decisiva. L'Inter ha in mano il proprio destino e penso che sia la favorita per arrivare almeno seconda del girone".
Cosa non ha funzionato per il Barcellona? Polemiche arbitrali a parte...
"Al Barcellona è andata male la partita in generale, non ce l'ha fatta ad alzare l'intensità come aveva fatto contro il Bayern Monaco. Fino agli errori arbitrali che sono arrivati poi, la sensazione era quella di impotenza assoluta. Fino ad allora non c’erano scuse per un Barcellona che non è mai riuscito a tirare e rendersi pericoloso e che come unico schema aveva quello di passare la palla Dembelé. Ha fatto 50 cross, senza mai farne uno di utile".
Niente scuse, dunque?
"Purtroppo poi le decisioni arbitrali hanno senz'altro segnato la partita. Le due decisioni incriminate sui falli di mano sono state errate: dico 'purtroppo' perché a questo Barcellona non fa non fa bene a parlare dell'arbitro: non sta giocando come vorrebbe e non ha scuse, no".
L'Inter non ha fatto parlare molto di sé negli ultimi anni in Champions League. Ma come è vista questa squadra in Spagna e c'è qualche giocatore in particolare che ti ha sorpreso osservare da vicino, ieri?
"Non posso parlare di sorprese, perché i giocatori dell’Inter si conoscono, ce ne sono molti di caratura internazionale. Skriniar, De Vrij, Barella, Lautaro, anche gli assenti Brozovic e Lukaku, Romelu è un attaccante top. Ieri mi ha impressionato particolarmente Barella: Gavi non ha saputo avere la meglio su di lui, che ha fatto valere la sua esperienza che è già tanta".
Testa alla prossima sfida, ancor più decisiva.
"Ora l’Inter è favorita per il passaggio del turno, ma di poco visto che il Barcellona potrebbe comunque pensare di vincere al Camp Nou con due gol di scarto per il contro-sorpasso. Il problema è che i blaugrana hanno ancora una grossa fragilità mentale, per la quale dopo un gol subito fanno una fatica enorme a reagire
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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