ESCLUSIVA - Mandorlini: "Inter, si può fare: anche i top player vanno in crisi"
Cresce l’attesa, sale la tensione: poco più di 48 ore separano l’Inter dal calcio d’inizio della finale di Champions League 2022/23. Henrikh Mkhitaryan corre verso il pieno recupero, più difficile invece che ce la faccia Joaquin Correa. La formazione appare comunque per lo più fatta, ad eccezione di alcuni ballottaggi, su tutti quello in avanti fra Lukaku e Dzeko.
Ai microfoni de L’Interista è intervenuto l’ex nerazzurro Andrea Mandorlini, per parlare della sfida contro il colosso inglese.
Che cosa prova a rivedere l’Inter in una finale di Champions?
“È bello, prevale una grande emozione. Dopo tanti anni è già un obiettivo raggiunto e meritato. È bello giocarsi una finale contro una grande squadra. Già ad ora, ecco c’è gioia per questo evento, da gustare”.
In tanti parlano di un City inevitabilmente favorito. Questo può togliere un po’ di pressione ai nerazzurri?
“Arrivati a questo punto credo che la pressione conti fino ad un certo punto, perché parliamo di una finale di Champions League: se non la vinci il resto conta poco. C'è un po' un gioco delle parti in questo momento, ma è chiaro che l'Inter voglia andare lì a giocarsi tutte le proprie carte alla pari. l'Inter ha tutto per potersi giocare la partita contro questa squadra fortissima".
Dove può provare a colpire l’Inter quella che sembra una macchina quasi perfetta?
“Questi aspetti psicologici possono cambiare subito a partita in corso. Dipende sempre come si mette la gara. Anche le squadre fortissime con individualità forti come il City possono andare in crisi in certi momenti. Conterà molto l'approccio e l'atteggiamento iniziale poi molto del resto lo faranno gli episodi”.
In avanti c’è il dubbio Dzeko-Lukaku. Che ne pensa?
“Non so cosa farà Simone, ma se guardiamo indietro ha sempre scelto Edin per poi inserire Romelu a partita in corso. Il belga comunque può essere decisivo sempre, anche con meno tempo. Il bosniaco comunque ha sempre fatto bene, con l'atteggiamento di un grande giocatore”.
Haaland le fa paura?
“Lui ha delle qualità incredibili ma credo che l'Inter punterà a non lasciargli gli spazi. Penso che Inzaghi vorrà giocare un po' coperto per evitare di lasciargli spazio dove incidere. Posto che anche nello stretto un giocatore così può inventarsi una giocata da un momento all'altro. Penso e credo che la differenza la farà un altro aspetto
Quale?
“La fase difensiva. Se noi saremo bravi e concentrati per tutta la partita allora si potrà fare l'impresa”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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