ESCLUSIVA - Cobolli Gigli: "Juve-Inter, mi va bene anche un pari. Che incubi con Perisic"

ESCLUSIVA - Cobolli Gigli: "Juve-Inter, mi va bene anche un pari. Che incubi con Perisic"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giacomo Morini
venerdì 17 novembre 2023, 10:35Esclusive
di Daniele Najjar

Manca poco più di una settimana all'appuntamento cerchiato in rosso sui calendari di Inter e Juventus: domenica prossima il derby d'Italia, che vale il primo posto in classifica. I bianconeri potranno contare sul fattore campo, mentre i nerazzurri su una miglior tradizione negli ultimissimi scontri diretti con la Vecchia Signora.

Ai microfoni de L'Interista è intervenuto l'ex presidente dei piemontesi, Giovanni Cobolli Gigli, per parlare del big match.

Che partita si aspetta domenica?

"Mi aspetto una partita tosta. Non lo so se intesa come bel gioco, ma tosta nel senso di volontà di vincere da parte di tutte e due le squadre. Per me questa è la sfida delle sfide".

Più di ogni altra?

"Questo è il derby d'Italia. Per come la sento da tifoso, supera anche il derby con il Torino. I nerazzurri sono sempre stati i miei avversari principali, diciamo così, cercando di tenere toni normali. Se guardiamo le statistiche, la Juve ha vinto più volte rispetto all'Inter nella storia, anche se negli ultimi anni l'Inter ha avuto più successo. L'anno buio della penalizzazione è superato, ora la Juventus sta trovando coesione di squadra e risultati".

Che ne pensa dell'Inter?

"L'Inter ha il bel gioco ed anche la coesione di squadra. Inzaghi fa molto di più di quello che l'apparenza del suo aspetto potrebbe suggerire. Ha sempre avuto l'aria di un... ragazzino. Ma al contrario sa perfettamente cosa fare e sa come ottenerlo".

E la Juve?

"Anche Allegri mi piace, anche se per lui il bel gioco non esiste. Mi è capitato per caso di leggere le dichiarazioni di Marotta sul suo conto: si è tenuto in equilibrio, dicendo che si augura che vinca il migliore, senza affondare il coltello da un lato o dall'altro. Dico la stessa cosa: senza rivangare i rancori del passato, vediamo come finisce. La mia speranza da tifoso è che il fattore campo sia decisivo per stimolare la Juventus del non-bel gioco, per farcela a raccogliere tre punti. Anche se...".

Anche se?

"Da ex-dirigente, invece, mi andrebbe bene anche un pareggio".

Parlava di Marotta: che ne pensa di lui?

"Dirigente che rimpiango moltissimo, ancora di più per il fatto che sia andato all'Inter. A Milano sta sicuramente facendo bene, come a Torino".

Senza dati alla mano, si può dire che fra opinionisti ed addetti ai lavori si dica soprattutto che l'Inter sia più forte, di poco o nettamente, dei bianconeri, almeno sulla carta. E' d'accordo su questo?

"Sì, sono d'accordo. L'Inter ha dei bei giocatori: chi li ha presi li ha saputi scegliere bene, chi li gestisce sta facendo altrettanto bene. Non c'è solo Lautaro".

Lautaro che ha avuto una partenza incredibile...

"E' diventato il faro storico di questa squadra. Dando una dimostrazione importante per il fatto che si è immedesimato nell'Inter e nel suo stile e vuole restare a lungo lì. Ed è evidente che i dirigenti se lo terranno stretto. Personalmente poi ce ne sono stati diversi di giocatori dell'Inter che mi hanno dato da star sveglio la notte...".

Per esempio?

"Perisic. Quel dannato uomo che partendo dalla linea laterale arrivava sempre a mettere la palla sulla testa degli attaccanti...".

Spesso sulla testa di Icardi.

"Esatto, mi fa un altro nome... Quando partiva Ivan, non lo fermava nessuno. Non so perché se ne sia andato da Milano, ma mi dispiace che alla Juve non lo abbiano preso".

Ad oggi, è Lautaro quello che la fa soffrire di più, invece?

"Prima di parlare di singoli, dico che mi fa soffrire il fatto che l'Inter sia una squadra solida in difesa, a centrocampo ed in attacco. Chiaro che se devo fare un nome poi, dico quello di Lautaro: il numero di gol che ha fatto parlano per lui. E' capocannoniere, è la punta di diamante di un sistema di gioco organizzato da un allenatore capace. E pensare che Inzaghi era messo in discussione la scorsa stagione, in certi momenti".

Chiesa-Vlahovic, Thuram-Lautaro: quale attacco l'attira di più al di là del rendimento attuale?

"Con tristezza devo rispondere quello dell'Inter. Rende meglio anche se il potenziale dei due bianconeri sia evidente. In questo momento Dusan non sta giocando, poi. Hanno iniziato bene, ora c'è Kean, che per carità sta andando anche in Nazionale e sta facendo bene. Non c'è questa colonna consolidata. C'è turnover, solo in difesa vedo un reparto che mi convince in pieno, tanto è vero che i difensori hanno cominciato a fare i gol che non facevano gli attaccanti'.

Ed il centrocampo?

"È il punto debole della Juventus: se non giocasse Locatelli, Allegri dovrebbe trovare chissà quali soluzioni. Poi c'è l'attacco che è un punto interrogativo".

Allegri sta facendo più di quanto dovuto, è in linea, oppure di meno?

"Le rispondo sulla base di quanto leggo. Leggo gli elogi di Capello ad Allegri su come sta gestendo la squadra. Non credo che lo faccia per piaggeria, piuttosto immagino dica quello che pensi. Poi lo stesso fa Del Piero.Idem Danilo, che parla bene di Max sia come allenatore che come uomo. Quindi il tecnico secondo me sta facendo bene il suo mestiere. Leggo anche che molti tifosi sono critici nei confronti di Allegri per il discorso del bel gioco. Ma io ho fiducia".

In cosa?

"Ho fatto 4 anni il dirigente ed ho imparato che non si può mettere in discussione una persona in ogni momento. Bisogna riconoscergli quello che è riuscito a fare l'anno scorso, riuscendo ad arrivare terzo nonostante tutto. Capisco anche dichiarazioni dello stesso allenatore, dove dice che l'obiettivo sia il quarto posto: mi sembra giusto, per non montarsi la testa. Se le cose andranno avanti così, con la difesa che tiene e la squadra che riesce a fare gol anche all'ultimo momento, l'Inter rimarrebbe la squadra da battere, ma i bianconeri con i minori impegni per l'assenza dalle coppe sarebbero una degna rivale".

Calcio-scommesse: come rimane di fronte a queste notizie?

"Mi sembra una foto di una certa immaturità di alcuni giocatori. Alcuni giovani, altri meno. Forse un po' ubriacati dai troppi soldi che guadagnano: cercano ulteriori scorciatoie per guadagnare qualcosa d'altro. Invece li stanno perdendo. Dire che la ludopatia sia il problema è troppo semplice: è un cattivo costume. Sempre per usare toni soft. Senza usarli, direi che è un malcostume vero e proprio".