Road to Istanbul: per il City la Champions sia un'ossessione, per l'Inter un sogno
L’Inter ha chiuso il Campionato di Serie A 2022-23 al terzo posto finale con 72 punti, frutto di 25 vittorie, 12 sconfitte e solo 3 pareggi: a Monza, a Genova con la Sampdoria e a Salerno. A parte il Napoli, che ha stradominato il campionato, solo la Lazio, non avendo altre competizioni, vincendo l’ultima a Empoli è riuscita a precedere in nerazzurri in classifica. Ma ora il Campionato è già alle spalle, ora è solo Road to Istanbul, con il grandioso Media Day voluto dall’Uefa, che ha occupato ad Appiano Gentile tutta la prima giornata della settimana più importante da 13 anni a questa parte.
Un centinaio i media presenti da tutto il mondo per misurare la temperatura dell’Inter in vista di Istanbul. E, siccome al Media Day c’ero anche io, vi posso dire di aver toccato con mano un ambiente molto più sereno e carico di quanto sinceramente mi aspettassi. Qui sono tutti perfettamente consci di giocarsi una partita che a moltissimi loro colleghi non capita in tutta la carriera. Certo sabato sera allo Stadio Atatürk di Istanbul alle 22 ora locale, le 21 in Italia, i nerazzurri sanno che si ritroveranno di fronte degli extraterrestri, come dimostrano le quote dei bookmakers, che valutano il City vincente entro i 90 minuti poco oltre 1.30 e l’Inter minimo a 7 volte la posta.
Ma è inutile che vi racconti le mie sensazioni, perché questa volta preferisco riassumervi le frasi dei protagonisti, quelle che più di hanno colpito.
Dopo il saluto dell’Amministratore Delegato Beppe Marotta, l’allenatore Simone Inzaghi è stato il primo a prendere la parola in conferenza: “Il calcio è bello anche perché non sempre vince il favorito della vigilia - ha detto - comunque si parte 0-0 e daremo il massimo per vincere. Le motivazioni saranno importantissime, loro devono conquistare la Champions per completare un ciclo iniziato anni fa, noi per dimostrare che possiamo vincere con tutti. A guidarli c’è il migliore: per me esiste un calcio prima e dopo Guardiola!”
Poi i pareri raccolti qua e là nelle varie interviste. Mkhitaryan, che si è allenato a parte e quasi sicuramente non partirà dall’inizio ha confessato che per niente al mondo si perderebbe una partita come questa, mentre Lautaro Martinez ha scolpito: "Dobbiamo essere al 100% dentro la partita lasciando il cuore e l’anima!”
Lukaku ha poi svelato un retroscena con Steven Zhang: "Sapevo che potevamo arrivare in finale di Champions e l’ho scritto al presidente quando dovevo tornare all’Inter, lui mi ha risposto con una emoticon, poi ci siamo sentiti al telefono e ne abbiamo parlato. Crediamoci tutti, perché questo è un gruppo di fratelli!"
Il più imprevedibile e spavaldo è stato Andrè Onana, che sulle previsioni, ha fatto a gara con Lukaku: ”Al primo minuto di Inter-Bayern ho detto a Dumfries che quest’anno avremmo vinto la Champions, chiedeteglielo se non ci credete! Lui mi ha guardato sorpreso. Io, ragazzi, l’ho detto dalla mia prima partita da titolare!
Questa finale non si gioca, si vince! Non so come, ma dobbiamo vincere! Daremo tutto sul campo, se servirà anche la vita!”
E mentre lì vicino Dumfries confermava l’aneddoto raccontato da Onana, Alessandro Bastoni, in conferenza stampa, spiegava: “Paura del City? La paura uno ce l’ha quando incontra criminali o ladri, non certo di ragazzi della nostra età!”
Infine Federico Dimarco, dopo aver rivelato che prima delle grandi partite dorme sereno come un bimbo, ha fotografato con il titolo del giorno, alla Mourinho, lo stato d’animo complessivo: “Per il City questa Champions può essere un’ossessione, ma per noi è un sogno!”
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati