"Ora e per sempre Marotta presidente", ma sarà diverso da Moratti. L'inizio della nuova era

"Ora e per sempre Marotta presidente", ma sarà diverso da Moratti. L'inizio della nuova eraTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 7 giugno 2024, 23:55Editoriale
di Filippo Tramontana

"Ora e sempre Moratti presidente". Se ci pensate lo slogan oggi può tranquillamente essere tirato fuori dai cassetti e rispolverato per bene. Da Moratti a Marotta è un attimo, solo un paio di cambi sulle vocali. I tifosi avrebbero voluto per sempre Marotta a capo della dirigenza Oaktree,invece, non solo lo ha confermato ma lo ha promosso facendolo entrare nella storia di uno dei club più importanti al mondo. "Ora e sempre Marotta presidente". La famiglia Moratti è stata la storia gloriosa dell'Inter mettendoci cuore, passione, tempo e, soprattutto, tanti soldi. Sono arrivate le vittorie più gloriose e prestigiose della nostra storia. Marotta sarà un presidente diverso.

Non è il proprietario, è stato nominato e non mette lui mano al portafoglio, ma controlla che tutto funzioni al massimo delle possibilità e che nulla sfugga alla sua attenzione. Il palmares neroazzurro di Marotta è già da invidiare ma da presidente ricomincia anche lui da zero. Pensandoci bene non è proprio giusto che il suo conteggio di vittorie parta dal numero zero, ma si sa le statistiche hanno le loro regole. Con Marotta inizia una nuova era che, però, sembra avere i prodromi della continuità con il passato.

E allora oggi è andata in scena la prima parte del nuovo atto con il procuratore di Simone Inzaghi attore protagonista. L'incontro tra Tullio Tinti e la dirigenza era in programma da tempo ma chi si aspettava un annuncio di rinnovo immediato è rimasto deluso. Tinti è uscito dalla sede nerazzurra con in mano tante speranze, un bel dialogo, ma senza firma sul contratto. "Stiamo parlando,siamo solo all'inizio e c'è la buona volontà da parte di tutti. C'è da lavorare, la proprietà è nuova, il primo incontro è positivo e non ci sono tempistiche per un nuovo incontro". Non so voi ma io all'inizio mi sono un pò preoccupato. Credevo che tutto fosse già impostato e pronto per essere finalizzato e, invece, mi sbagliavo. Ma la posizione di Inzaghi non mi sembra in discussione, credo che siano solo momenti di instabilità dovuta al fatto che ci si debba confrontare con nuovi interlocutori. La firma del mister dovrà essere il primo mattone piantato per la costruzione della nuova casa a stelle e strisce.

Poi toccherà ai rinnovi di Lautaro (dato per vicino anche dal suo procuratore Camano) e di Barella (appena diventato di nuovo papà). Luglio e Agosto saranno mesi importanti, perchè se è vero che la dirigenza si è portata molto avanti con gli arrivi di Taremi e Zielinski, è anche certo che alcune spine andranno tolte. Si dovrà capire in fretta se ci sono spiragli per il rinnovo di Dumfries. Se infatti l'olandese in scadenza 2025 non dovesse rinnovare si dovrà mettere sul mercato e in seguito dovrà essere per forza sostituito. Nodi da sciogliere sono anche Arnautovic e Correa. I due attaccanti sembrano fuori dal progetto con la società che vorrebbe fare spazio in rosa per il sogno Gudmundsson. Arna e Correa hanno un contratto in scadenza fra un anno a 3,5 milioni, difficile piazzarli ma il lavoro sarà certosino. Si vuole dare a Inzaghi una rosa capace di vincere ancora in Italia e provare a farlo anche in Europa. L'era Marotta è appena iniziata e credo che lui sia il primo a volerla far diventare indimenticabile per tutti.