Non temo la questione portiere

Non temo la questione portiereTUTTOmercatoWEB.com
martedì 12 luglio 2022, 19:52Editoriale
di Gian Luca Rossi

Presi ogni giorno a parlare di Bremer che deve arrivare, a sperare invano che Skriniar non se ne debba davvero andare e a capire quanto Dybala voglia l’Inter e quanto l’Inter voglia Dybala, in settimana ha rinnovato Samir Handanovic. E io sono d’accordo con questa scelta e felice per lui.
Così sfido subito quella parte di popolo bue che risiede in ogni tifoseria per cui quando non si vince i primi insulti son sempre per l’allenatore e per il portiere di turno.
Giunto in nerazzurro il 9 luglio 2012, il Capitano ha rinnovato proprio il 9 luglio 2022, ossia dieci anni esatti dopo il suo arrivo all’Inter.
So bene che, con l’arrivo dall’Ajax di Andrè Onana, quest’anno ci potrà essere il rischio dell’alternanza in un ruolo delicato come il portiere, ma toccherà a Simone Inzaghi risolvere la questione. Al momento, ha spiegato Inzaghi, titolare parte Handanovic e a mio giudizio è giusto che sia così, perché al di là dei 38 anni che compirà tra pochi giorni e dell’indubbio declino anagrafico, che tutti coloro che come lui hanno giocato così a lungo ad altissimo livello non ammettono mai, bisogna valutare la capacità di Onana di resistere alla pressione che l’Inter impone in quel ruolo.


Che Samir sia in parabola discendente da almeno un paio di stagioni, non ci piove, ma non mi sembra che sia stato così negativo, come sostengono alcuni che al massimo avranno fatto i portieri del loro condominio.
Handanovic è stato per quasi un decennio il miglior portiere della Serie A e uno dei migliori d’Europa con la sfortuna di non disporre nel suo momento di carriera migliore di un’Inter forte e credibile. Purtroppo, quando l’ha trovata, era tardi, ma io credo che sia giusto che adesso se la goda un altro po’, perché gli errori tra i pali li fanno tutti e non mi pare che i suoi nell’ultima stagione siano stati tutti così terribili. Con lui l’Inter ha vinto tre Trofei e l’ultimo Scudetto, guarda caso, è stato perso proprio nella partita in cui era al palo per infortunio e al suo posto ha giocato Radu, combinando il disastro che purtroppo ben conosciamo.

Non difendo Handanovic per riconoscenza, perché quella nel calcio non esiste più da un pezzo, ma perché credo ancora in lui. In un mondo dominato dai social il portiere sloveno ha certamente il difetto di non essere comunicativo, di non baciare maglie o sparare frasi ad effetto ad uso e consumo dei gonzi e di non essere neppure guascone e ridanciano come altri nel ruolo, ma è una persona seria, sempre lontano da riflettori e polemiche. Pochi sanno, per esempio, che nei momenti difficili, da bravo Capitano, ha portato a cena l’intera squadra per ricaricare tutti insieme le batterie. Perché qui non ci si ricorda nemmeno più chi era il Capitano dell’Inter prima di lui.
Poi Handanovic ha i suoi difetti: è egoista e non molla nulla, a meno che non sia moribondo, com’è purtroppo capitato quest’anno a Bologna.

In questo weekend sono stato a Nizza, a casa di Sebastian Frey. Abbiamo parlato a lungo della questione portieri e che non dev’essere per nulla facile la vita del secondo di Handanovic.
Però io mi fido ancora delle sue doti, al di là dell’età che avanza.
E sono certo che Simone Inzaghi saprà gestire la vicenda, senza danni alla squadra e a risolverla a favore di Onana appena il campo dimostrerà che è giunta l’ora dello ‘scavalco’. E sono altrettanto certo che Handanovic, da professionista serio quale è sempre stato e quale è, capirà che il suo ruolo di chioccia è finito e non sarà mai un problema per l’Inter.
Il cambio graduale tra portieri in fondo non è una novità nel nostro calcio. Nella Juventus 2017-18 a Buffon fu affiancato Szczęsny, fresco vicecampione d’Italia con la Roma. Qui il passaggio del testimone nella porta bianconera fu graduale, tant’è che il primo anno in campionato Buffon giocò 21 partite di campionato e 34 complessive, mentre Szczęsny mise insieme 17 presenze in Campionato e 21 complessive.
L’anno dopo fu comunicato in anticipo l’effettivo cambio di titolare e per la verità Buffon non la prese poi così bene, tant’è che andò al PSG, salvò poi convincersi l’anno successivo che era meglio tornare alla Juve e fare la riserva a Szczęsny.
Voglio credere che tra Onana e Handanovic le cose, in un senso o nell’altro, andranno meglio, ma sono contento che il Capitano, con il suo innegabile patrimonio d’esperienza, sia ancora all’Inter. Servirà soprattutto ad Onana.