Non è un problema d’attacco per l’Inter: ecco l’errore che ha ancora pagato contro la Juventus. Scudetto perso? Non è vero se…

Non è un problema d’attacco per l’Inter: ecco l’errore che ha ancora pagato contro la Juventus. Scudetto perso? Non è vero se…TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 7 novembre 2022, 21:42Editoriale
di Tancredi Palmeri

Se hai avuto il doppio di occasioni della Juventus, se hai giocato meglio sul piano della produzione calcistica, e se esci perdendo 2-0 e con una sensazione giustificata che la sconfitta sia meritata, allora verrebbe da pensare che il problema dell’Inter sia l’attacco. Dovevi segnare, hai avuto le occasioni, non le hai trasformate, la paghi. Semplice no? No, perché il calcio è matematica nel tabellino ma non nella costruzione del senso.

Verrebbe da dire che lo sarebbe matematica anche perché dei 4 big-match persi dall’Inter, tre hanno avuto un canovaccio simile, con le sconfitte contro Lazio, Roma e Juventus arrivate tutte creando di più o addirittura molto di più.

Le occasioni però si possono anche sbagliare, ma è nello sviluppo della partita che si cela la risposta, anche perché è un errore che si è ripetuto.

Ancora una volta Simone Inzaghi l’aveva preparata bene, e in fondo va rimproverato se la squadra non crea, ma non se sbaglia. Tuttavia c’è una mancanza di cattiveria, e questo porta all’errore di fondo commesso contro la Juventus.

Ma prima di arrivarci, cos’è davvero questa cattiveria che è mancata, come la si definisce? Fino al gol l’Inter ha vinto tutti i contrasti, dunque non è soltanto cattiveria atletica. Ma piuttosto si è visto spesso l’Inter cercare troppo la giocata perfetta, troppo il passaggio in più per essere sicuri di arrivare alla conclusione davvero bene, laddove invece la Juve ha avuto il cinismo di fare due cose ma farle con la determinazione di andare a chiudere.

E qui si arriva all’errore che fa cascare l’impianto: questa ricerca dell’ulteriore rifinitura, che fa mancare il gol, porta l’Inter a snervarsi perché non riesce a concretizzare la superiorità espressa. E cosa succede? La squadra alla ricerca della ferocia, si sbilancia, perde l’ordine dietro, si espone al contropiede e all’errore. Successe lo stesso con Lazio e Roma con differenti proporzioni, è successo qualcosa di simile contro la Juve. Proprio nel momento in cui l’Inter ha alzato il baricentro per andare a cercare forzosamente il gol, ha perso di vista le misure necessarie dietro per schermare la difesa, e da lì si è innescato l’effetto domino. Una concentrazione in fase difensiva che non ci si può permettere di allentare, tanto più non a partita così in corso. Su questo sì Simone Inzaghi può incidere, perché è forse il problema cronico più profondo dell’Inter.

A questo punto, scudetto andato? Non proprio. L’Inter ha la ‘fortuna’ di aver perso quasi tutti i big-match in trasferta, dunque punti teoricamente che si possono lasciare per strada, andando a vincere a Firenze per mettere una sutura ai 6 punti lasciati per strada contro Udinese e Roma in casa. Deve provare a sbancare Bergamo senza perdere punti con il Bologna per rimettersi in pari, dunque la possibilità c’è.

Detto che, è un ragionamento in linea teorica: perché se il Napoli tiene questo ritmo da 11 vittorie e 2 pareggi in 13 partite, e soprattutto non disperde il tesoro di ben 4 big-match vinti in trasferta, allora per lo scudetto non ce ne sarà per nessuno.