Lukaku, il futuro è a Milano: nuovi contatti col Chelsea. Inter pronta a cambiare proprietà?

L'Inter si accosta all'impegno di Firenze con una sensazione di sostanziale ambivalenza. Da una parte la spensieratezza per essere riuscita ad emergere con successo e una disinvoltura probabilmente inattesa dalle paludi di inizio stagione, ma dall'altra con la consapevolezza che visti i passaggi a vuoto inanellati nella prima parte del torneo, il margine di errore sostenibile di qui in avanti sia sostanzialmente ridotto allo zero. Una pressione che nelle idee di Inzaghi non deve schiacciare i propri giocatori, ma piuttosto far convogliare quel tipo di pensiero in energia positiva ed in grado di superare un ostacolo ostico come quello rappresentato dalla convalescente Fiorentina di Vincenzo Italiano.

Per ottenere l'obiettivo è probabile che i nerazzurri non possano ancora contare su Romelu Lukaku: troppa l'importanza potenziale del belga per correre il rischio di dilatare ulteriormente i tempi di recupero con una ricaduta, e nonostante il rientro in gruppo la possibilità preminente è che il rientro tra i convocati possa slittare ancora. In parallelo procedono i contatti con il Chelsea per stabilire ciò che potrebbe accadere al termine della stagione, anche al netto del cambio di guida tecnica verificatosi con i Blues, con l'addio del “nemico” Tuchel. Un'evoluzione che non dovrebbe compromettere la permanenza a Milano di Big Rom, con dinamiche economiche che dipenderanno anche dai riscontri forniti dal belga nella sua avventura nerazzurra nella stagione in corso e nei mesi futuri.

La volontà del diretto interessato è fuori discussione, si partirà dal prolungamento del prestito per poi andare a scandagliare la fattibilità di un riscatto del cartellino a titolo definitivo. Contestualmente alle situazioni di campo, "sopra le teste del gruppo squadra e della dirigenza", per citare le parole di Marotta, procedono anche le valutazioni della proprietà rispetto ad un possibile disimpegno parziale o totale a beneficio di nuovi investitori. Le conferme del Financial Times hanno ratificato una verità già nota da tempo, con annesse possibilità di risoluzione definitiva del quadro economico complicato che l'ambiente nerazzurro non vede l'ora di mettersi definitivamente alle spalle.