La mentalità c’è, ma occhio a questa cosa mai successa. Che contro il Liverpool…
E’ di mentalità che l’Inter ha recuperato a Napoli. Stava perdendo meritatamente, e l’ha raddrizzata immediatamente nella seconda frazione, insistendo poi senza accontentarsi, colpa invece imputabile al Napoli.
Questa mentalità è necessaria per vincere, è quella che era mancata proprio fino all’Inter-Napoli dell’andata. Ma l’Inter non è l’unica a possederla, sicuramente ce l’ha anche il Milan, forse pure la Juventus. L’Inter rispetto alle altre due ha un gioco che finora non ha pari, anche se proprio Milan e Juve stanno migliorando a vista d’occhio, mentre da quel punto di vista il Napoli mantiene comunque sempre uno standard medio-alto.
Ma al Maradona è successo qualcosa d’inedito all’Inter di Inzaghi: per la prima volta in questo campionato ha totalmente sbagliato l’approccio, e pur raddrizzandola non si può dire che poi abbia preso marcatamente il comando delle operazioni. Era successo lo stesso con lo Shakhtar in Ucraina e con l’Empoli in Coppa Italia. E poi lo sviluppo del gioco era stato frammentario solo con il Venezia in campionato e con la Roma in Coppa Italia. Ma mai l’approccio era stato errato in una partita di Serie A.
Rileggete le quattro partite elencate, e traete la conclusione unendo i puntini: tre delle quattro prestazioni rivedibili sono accadute tutte nell’ultimo mese, e diventano quattro su cinque aggiungendo Napoli, dove appunto è stata la mentalità a riparare agli errori di gioco.
E’ la situazione su cui avevo avvertito ancora solo dieci giorni fa, generando l’insurrezione degli interisti quando prima del derby scrissi che mi attendevo il sorpasso del Milan (solo, non pensavo avvenisse così presto): ovvero che il gioco cominciava ad avere qualche flessione, e soprattutto l’Inter era stata finora perfetta sul piano della qualità e della preparazione della partita, ma questo aveva prodotto solo un +4 in classifica, mentre Napoli e Milan rimanevano in scia nonostante ormai già passate attraverso un inevitabile periodo no.
Adesso è cominciata un’emorragia di punti e di gioco fisiologico, perché nessuno regge per tutta una stagione, e non è un caso che arrivi nei cruciali due mesi di calendario terribile. L’Inter rimane la migliore ma a ogni partita si aggiunge un po’ più di difficoltà nel creare e comandare.
E adesso il Liverpool: tocca vedersela forse con la squadra più in forma d’Europa, da affrontare senza Barella e probabilmente anche Bastoni. Vorrei poter dire a Simone Inzaghi di giocarsela in maniera diversa, perché a viso aperto il Liverpool distrugge chiunque. Ma che diritto ho di farlo?! Giustamente Inzaghino vorrà provarci nella modo che l’ha portato fin qua, anche se sembra un suicidio. Più che altro, gli effetti si potrebbero vedere la domenica dopo, contro il Sassuolo a San Siro, senza poter schierare Brozovic…
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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