L’Inter non è quel tipo di squadra. Il punto è: Inzaghi può farci qualcosa?
L’Inter non è quel tipo di squadra, quella che può permettersi di giocare male e comunque vincere. Fino a un mese fa, non aveva mai sbagliato approccio in campionato. Adesso, complice anche il calendario, ha sbagliato approccio con Venezia, Napoli e Sassuolo: tre delle ultime quattro. E contro il Sassuolo era ben consapevole di avere davanti una che aveva vinto in casa di Milan e Juventus, e completa la tripletta come non succedeva dalla Fiorentina del 1955-56 (poi scudettata peraltro).
Tuttavia anche così ha ci ha dovuto sbattere il muso prima di svegliarsi: regalato un tempo, regalato anche il primo gol se vogliamo per un Handanovic che personalmente ritengo bersagliato ingiustamente, ma stavolta colpevole. Ma a ben guardare pur con le responsabilità del portiere, l’Inter però concede la rete all’8’ perché per la terza volta in otto minuti perde palla nel possesso alla propria trequarti, troppo compassato e prevedibile, e al terzo errore così ravvicinato ci sta che sia la volta che ti puniscano.
Non ha avuto senso pratico l’Inter: perché è ovvio che fosse ancora mentalmente all’occasione buttata contro il Liverpool, e allora se è così non puoi pensare di giocarla sempre al massimo come sei abituata a fare. Meglio agire di necessità virtù, tanto più che il Sassuolo non è il Venezia che ti concede la possibilità di rientrare in partita.
Dunque non essendo l’Inter quel tipo di squadra che sa vincere anche quando gioca male, cosa può farci Inzaghi? Forse un’alternativa potrebbe essere schermarsi di più davanti alla difesa, e difatti non puoi essere così esposto non appena non hai Brozovic in palleggio o in forma.
Ma a onor del vero va riconosciuto che l’Inter il secondo tempo di rientro lo ha anche fatto: almeno dieci occasioni gol pulite pulite, sprecate in maniera incredibile. Alla fine si conteranno 29 tiri totali senza segnare, un dato che dal 2004 l’Inter aveva superato solo una volta in una sconfitta del 2012 contro il Novara quando arrivò a 30 tiri rimanendo a secco.
E allora verrebbe da dire: che cosa può farci Simoncino se Dzeko li segna solo difficili, e Lautaro sta inciampando in due mesi in cui dovrebbe spronarsi a dare di più senza scusanti?
Forse potrebbe portare un uomo in più in area quando c’è da quagliare, chiedere magari a Barella di occupare di più lo spazio vicino alla porta, anche perché spesso Dzeko si allarga lasciando Lautaro da solo. Ma Inzaghino effettivamente le occasioni fa in modo di crearle, poi non può tirare lui per loro…
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati