L’Inter è ancora viva

L’Inter è ancora vivaTUTTOmercatoWEB.com
martedì 5 aprile 2022, 21:01Editoriale
di Gian Luca Rossi

La vittoria nel Derby d’Italia a Torino mancava da 12 anni. Prima di Simone Inzaghi era stato Andrea Stramaccioni a vincerlo in trasferta quasi dieci anni fa. 
Quindi, già dal punto di vista statistico, la vittoria dell’Inter in casa della Juve fa certamente notizia. 
Ma la vera notizia è che in un colpo solo l’Inter ha virtualmente eliminato la Juventus dalla corsa-Scudetto e vi è rientrata essa stessa. E’ vero che la prestazione dei nerazzurri è stata in linea con quelle del 2022, quindi negativa, ma stavolta si è raccolto il massimo col minimo sforzo, di corto muso, proprio come piace ad Allegri e come l’Inter quest’anno era riuscita a fare una sola volta in tutto il campionato, contro il Torino a San Siro lo scorso 22 dicembre. Quante volte però l’Inter avrebbe dovuto raccogliere molto più di quello che aveva seminato! Stavolta è successo l’opposto, perché questo è il calcio, frase tanto banale quanto vera. 
Poi c’è la rituale coda di veleni tipica di ogni Derby d’Italia, ma questa volta le interminabili geremiadi le lasciamo volentieri agli avversari. 
La cosa più importante però è che l’Inter, data per morta nella corsa Scudetto più da buona parte dei suoi stessi tifosi che dai rivali, è invece ancora viva e dovete darmi atto di aver avuto sempre fiducia sulfatto che prima o poi la ruota dovesse girare e che a furia di cadere dalle scale l’Inter prima o poi il pianerottolo l’avrebbe trovato! L’augurio è che il pianerottolo sia stato proprio la Juventus. 

Ero fiducioso nel nostro risveglio in classifica quando molti miei compagni di tifo mi dicevano che lo Scudetto era ormai perso e ribadisco tutta la mia fiducia nel traguardo finale ora, dopo aver appena visto il Milan bloccato dal Bologna a San Siro equindi più vicino in classifica, al di là della gara da recuperare con il Bologna il 27 aprile. Insomma, non mi sentivo spacciato prima e non mi sento vicino allo Scudetto ora. Invito solo tutti ad essere molto prudenti nel dispensare certezze dopo ogni partita.

Senza dimenticare che c’è anche il Napoli nella corsa Scudetto, eccome se c’è il Napoli. Con questo restano parecchie perplessità sull’ennesima prestazione insufficiente, anche se a detta di tutti stavolta l’Inter aveva di fronte la miglior Juventus della stagione, che in Italia non perdeva da 12 partite, l’ultima volta proprio in Supercoppa Italiana con i nerazzurri a gennaio e questo vorrà pur dire qualcosa. 

Ancora una volta abbiamo avuto la conferma che c’è un’Inter con Brozovic e un’Inter senza Brozovice lo trovo francamente inaccettabile, non per lequalità del nostro Epic, che sono felicissimo di aver blindato per i prossimi anni, ma perché non è possibile che questa squadra continui a non poter prescindere da lui. Marcelo Brozovic, con tutto il rispetto, non è Maradona, e l’anno scorso l’Intersenza di lui vinse quattro partite su quattro. E’questa la prima critica che muovo a Inzaghi, perché prima o poi un piano alternativo dovrà assolutamente trovarlo e provarlo. Ma a Inzaghi, esageratamente massacrato nelle ultime settimane, va riconosciuto anche il merito di aver battuto la Juventus due volte su tre. Nemmeno ad Antonio Conte era riuscita questa doppietta nel magico anno scorso. E non è detto che Inzaghi non se la ritrovi ancora la Juve, in finale di Coppa Italia. 
Insomma, siamo ancora vivi, ma al di là della classifica e di un risultato finalmente importante in parallelo al rallentamento del Milan capolista che, è bene ribadirlo, è ancora padrone del suo destino, l’Inter per rivincer elo Scudetto deve tornare a giocare a calcio. E quelli che per quindici giorni mi si sono presentati con facce da patibolo bofonchiando che l’Inter aveva già perso lo Scudetto, sono gli stessi che ora mi assicurano che il successo a Torino bianconera sarà la svolta psicologica per raggiungere l’ambita seconda Stella. Cambiare idea ad ogni partita è meraviglioso e vorrei averle io certe certezze: in realtà non mi sentivo spacciato prima e non mi sento scudettato oggi. Ma sono vivo! L’Inter è viva. Più che mai! E allora viva l’Inter!