L'Inter? Chi è causa del suo mal pianga se stesso! E dopo la sosta, basta snobismi!

L'Inter? Chi è causa del suo mal pianga se stesso! E dopo la sosta, basta snobismi!TUTTOmercatoWEB.com
martedì 10 ottobre 2023, 19:34Editoriale
di Gian Luca Rossi

“Chi è causa del suo mal pianga se stesso” è un proverbio vecchio come il mondo. Mia nonna Esterina me lo ripeteva ogni volta che da bimbo combinavo qualche disastro dei miei. Sono cresciuto detestando questa ammonizione, perché già uno è infuriato per aver combinato un casino e non c’è bisogno che qualcuno glielo ricordi di continuo.
Invecchiando però ho capito invece che a volte è proprio azzeccato.

Che c’entra l’Inter? C’entra eccome, amici miei, perché la partita con il Bologna, dove allo scoccare del 14° minuto si stava belli in panciolle sul 2-0, al 2-2 finale è stata proprio la realizzazione evidente di quell’antico adagio. In più mettiamoci le vittorie di Juventus e Milan nella stessa giornata e la frittata è fatta: meno male che si è fermato il Napoli, ma adesso si è avvicinata la Fiorentina. Però, per come sono fatto io, e magari sono fatto male, oltre a tuonare per il tocco di mano di Pulisic sul gol che nel finale ha regalato al Milan il momentaneo primato in classifica, bisognerebbe chiedersi perché l’Inter, con il miglior attacco per distacco e la difesa meno battuta del Campionato, ora sia solo seconda in classifica pur avendo rifilato 5 gol al Milan primo e 4 alla Fiorentina, nuova terza!

Mi pare ovvio che l’Inter non riesca a tenere la massima concentrazione dei match-clou nelle cosiddette partite non di cartello. E questo non è un problema da poco, per quanto già vissuto in passato. Quindi oltre a guardare agli altri, pensiamo a noi e quanto siamo stati polli a farci riprendere prima dal Sassuolo e poi dal Bologna in due gare sulla carta non terribili e peraltro già bene indirizzate. Riflettiamo seriamente sul fatto che il Milan, un esempio a caso, che da un anno non vince un Derby neppure a biliardo e nell’ultimo ha preso pure cinque sonori schiaffoni, quando serve si fa operaio e le partite sporche di riffa o di raffa le porta a casa, mentre l’Inter a volte è troppo borghese, quasi snob e, soprattutto dopo i big-match, regala punti a chiunque abbia di fronte. Non è un caso che il Sassuolo sia venuto poco dopo il Derby del 5-1 e il Bologna immediatamente dopo il partitone con il Benfica.

In particolare con il Bologna se dopo nemmeno un quarto d’ora ti trovi sul 2-0 e chiudi 2-2 per un illogico placcaggio di Lautaro su Ferguson e per una difesa inspiegabilmente girata di spalle su Zirkzee, il fesso sei tu, solo tu. Mai avrei pensato che il Bologna, rassegnato e quasi cadaverico dopo l’uno-due dell’Inter in avvio, avrebbe portato via punti da San Siro, ma non avevo calcolato i regali dell’Inter, Questa sosta, al di là che sono in 16 in giro per il Mondo, a questo dovrà servire, a capire una volta per tutte come evitare questi stramaledetti cali mentali. Anche stavolta è fuori luogo prendersela con l’allenatore Inzaghi, come fanno al solito i socialoidi per cui ogni volta che l’Inter non vince è uno psicodramma: col Bologna gli errori dei calciatori in campo sono stati talmente evidenti e stupidi che non serve farla tanto lunga. Va messo da parte una volta per tutte quell’atteggiamento troppo snobistico che porta non solo a sottovalutare gli avversari di caratura inferiore ma addirittura a concedere loro risultati insperati e punti, ben al di là dei meriti del rivale di turno. Se proprio l’Inter deve bucare le partite, dev’essere solo perché gli altri sono stati più bravi. Quindi ribadisco: “chi è causa del suo mal pianga se stesso!”