Inzaghi e un'abbondanza inedita. Sirene tedesche per Gosens: l'addio non è da escludere

Inzaghi e un'abbondanza inedita. Sirene tedesche per Gosens: l'addio non è da escludereTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 4 novembre 2022, 20:44Editoriale
di Gianluigi Longari

Il problema dell'abbondanza è un aspetto con il quale l'Inter in questa stagione non si è sostanzialmente mai trovata ad avere a che fare. I tanti intoppi fisici che hanno contraddistinto la fase iniziale del campionato e della Champions League in corso, non hanno mai consentito ad Inzaghi di potersi confrontare con l'imbarazzo della scelta che potrebbe invece contraddistinguere questi ultimi dieci giorni prima della sosta Mondiale. 
Perlomeno per quanto riguarda il reparto nevralgico del campo, ed in ossequio al sempre più vicino rientro a disposizione di Marcelo Brozovic. Da una parte è indubitabile che la quadra tattica reperita con l'impiego di Cahlanoglu nel ruolo di regista abbia regalato alla manovra quella inesauribile valvola in grado di dettare i tempi ed i ritmi dell'intero gioco collettivo, sdoganando anche la qualità in fase di proposizione di Barella e Mkhitaryan che non a caso hanno innalzato il loro standard di rendimento anche e soprattutto dal punto di vista realizzativo, mettendo in fila dei numeri da fare invidia ad attaccanti consumati sia per reti realizzate che per incidenza nella manovra della squadra. Quattro titolari per tre posti sostanzialmente, questo è il quadro d'assieme che Inzaghi dovrà cercare di dipingere nel rush finale di questa prima parte della stagione, già a partire dalla sfida di Torino che darà un vigoroso segnale rispetto alle aspettative nerazzurre proprio nel turno degli scontri diretti.

Difficile che il croato possa trovare spazio dal primo minuto già domenica sera, con le prospettive di conferma della squadra “titolare”, con l'unico vero ballottaggio che resterà legato alla scelta del centrale della difesa a tre con De Vrij ed Acerbi in lotta per una maglia da titolare.
Sulle corsie laterali scontata conferma per Dumfries e Dimarco, con l'ennesima panchina per Gosens che apre di fatto lo scenario ad una possibile svolta per il futuro del tedesco già nei prossimi mesi. Dopo il Mondiale, a cui dovrebbe prendere parte da protagonista con la maglia della Germania, sarà tempo di valutazioni per l'ex giocatore dell'Atalanta ed anche per la stessa Inter, chiamata a non depauperare oltre il vero grosso investimento messo a segno nelle ultime due sessioni di mercato all'insegna della sostanziale recessione. Le sirene della Bundesliga risuonano come già avevano fatto alla fine di agosto, e la prospettiva di un ritorno in patria da protagonista stuzzica lo stesso Gosens ormai infastidito dalla posizione di costante attesa alla quale è stato sottoposto da quando veste la maglia nerazzurra. Prima c'era l'intoccabile Perisic a sgroppare sulla sua corsia di competenza, mentre quest'anno è Dimarco che confermerà anche nel Derby d'Italia la sua ormai assodata titolarità.
Una svolta che possa risultare funzionale per tutte le parti in causa non è affatto da escludere.