Il ritorno di Lukaku: sembra quasi di attendere Godot

Il ritorno di Lukaku: sembra quasi di attendere GodotTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 19 ottobre 2022, 07:36Editoriale
di Filippo Tramontana

“Il ritorno di Lukaku”. Se dovessi girare un film sul giocatore belga ambientato nel 2022 gli darei questo titolo. Abbiamo atteso e aspettato il suo arrivo sin dal novembre scorso, sin da quando a reti inglesi “unificate” Romelu dichiarava apertamente il suo amore per l’Inter e il suo pentimento per essersene andato scatenando così anche le ire del Chelsea. Da quel momento in poi è stato solo un rincorrersi di voci e un costruirsi la via di un ritorno che sembrava prima impossibile e poi, giorno dopo giorno, sempre più probabile.

Romelu è tornato in estate a vestire il nerazzurro ma ce lo siamo potuti godere lo spazio di un amen, il tempo di vederlo segnare dopo solo un minuto a Lecce con la consapevolezza che il suo stato di forma sarebbe dovuto comunque ancora salire di molto per raggiungere il suo 100%.

Ma dopo la partita contro lo Spezia e una parte di match contro la Lazio, Romelu è “sparito” dai radar: “problema muscolare risolvibile in una ventina di giorni” recitava il primo bollettino medico. Ci stavamo già disperando e le imprecazioni non si contavano. La maggior parte di noi ha preso in mano il calendario delle partite dei nostri eroi per capire, nel dettaglio, quanti e quali match avrebbe saltato il gigante belga. Nessuno pensava allo scenario che, da lì a poco, si sarebbe manifestato.

Dal 30 agosto, giorno di Lazio-Inter, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e Romelu in campo non si è ancora visto. Stiamo parlando di ormai quasi due mesi di stop. Ogni giorno, da un mese a questa parte, doveva essere quello buono, ogni partita quella giusta per il suo ritorno tra i convocati ma, ogni volta, il suo nome in quella lista non appariva.

Inzaghi in conferenza stampa a domanda precisa si fece scappare un “Romelu ha avuto un problemino ed è in ritardo sulla tabella di marcia” ma, nonostante l’ammissione, i tempi sembravano non dover essere così lunghi.

Si sperava di averlo contro il Barcellona all’andata, poi contro il Sassuolo, poi almeno in panchina al Camp Nou fino alla speranza di vederlo in campo qualche minuto contro la Salernitana a San Siro. Attesa di nuovo vana e speranze disilluse.

L’ennesimo rilancio arriva domenica, si parla di un possibile rientro contro la Fiorentina e di una titolarità in Champions contro il Viktoria in quello che sarà il match point per l’accesso agli ottavi.

Sembra quasi di attendere Godot che però, alla fine, non arriva mai. Non credo sia il caso di Romelu ovviamente, ma “il ritorno di Lukaku” potrebbe davvero essere il titolo di un film con i contorni del thriller psicologico.

Inzaghi lo attende ancora più ansioso. Il mister nerazzurro ha puntato tutto su di lui e si è ritrovato in mezzo alla tempesta di inizio stagione senza poter contare sull’aiuto del colpo di mercato più importante dell’estate nerazzurra. Uscire della crisi senza l’apporto di Lukaku è stato sicuramente più difficile. Ormai però il passato è andato e non si può cambiare, bisogna pensare al futuro e a recuperare almeno qualche punto a chi ora è davanti e ha viaggiato più forte dell’Inter.

Per questo obiettivo serve Lukaku, sia per il peso enorme che può ancora avere il belga in questa squadra sia per dare il cambio ad un giocatore importante come Dzeko che, fino ad ora, ha tirato la carretta nonostante la sua età non più giovanissima.

Aspettiamo Romelu ormai a troppo tempo, servono i suoi gol e il suo contributo decisivo per la squadra, lo sappiamo noi ma lo sa soprattutto Inzaghi, forse l’uomo più consapevole e penalizzato da questa lunga, estenuante e “misteriosa” attesa.