Il Chelsea fa sul serio per Lukaku. Non vorrei essere nei panni di Marotta

Il Chelsea fa sul serio per Lukaku. Non vorrei essere nei panni di MarottaTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 4 agosto 2021, 15:38Editoriale
di Filippo Tramontana

Il Chelsea fa sul serio, ormai è chiaro! I Blues sono campioni d’Europa in carica e sanno benissimo che, per ripetersi, hanno bisogno di riempire un vuoto che pensavano di aver colmato con l’acquisto di Werner.
Ma per vari motivi il tedesco non si è ambientato e non ha rispettato le attese che il Chelsea aveva su di lui.

Era comunque da mettere in conto che un assalto nei confronti di uno degli attaccanti più forti del mondo sarebbe arrivato. Noi interisti stavamo lì a preoccuparci di sostituire Hakimi e di non perdere Lautaro eppure non ci facevamo minimamente sfiorare dal pericolo più grande, quello di perdere Romelu.
Ad oggi l’offerta del Chelsea di 100 milioni è stata rigettata da Zhang e Lukaku continua a ripetere di voler rimanere a Milano.
Ma per quanto mi riguarda sono ben lontano dall’essere sereno. Sì perché purtroppo tutti hanno un prezzo, anche i più forti, soprattutto in questa situazione economica. 

Ci sono squadre che hanno il monopolio: Chelsea, City e PSG possono offrire quello che vogliono, quando vogliono senza limiti di spesa e noi, che abbiamo costruito una grande squadra, corriamo il rischio di diventare il supermercato di queste potenze ad oggi incontrastabili.
Purtroppo, in questo caso, il mercato è ancora molto lungo e l’asta per Romelu è ufficialmente aperta. Sappiamo che l’Inter sta facendo muro, che Marotta non si vuole privare di quello che, in questo momento, non è solo il miglior attaccante d’Europa ma anche il centro assoluto del progetto interista, ma non possiamo fare finta di nulla. 

Qualsiasi società di fronte ad un’offerta imbarazzante è costretta a fare i suoi conti e a pesare i pro e i contro. 
Lukaku è incedibile fino a che la cifra offerta non diventa più conveniente dell’incedibilità dichiarata.
Non sono Zhang ma sono sicuro che se all’Inter dovesse arrivare una proposta di cessione a 150 milioni di euro si cederebbe alla lusinga.
La Juve ne fu l’esempio: Zidane, che a quei tempi era il miglior giocatore del mondo, fu venduto senza colpo ferire di fronte all’imbarazzante offerta di 150 miliardi di lire del Real Madrid. Ci sono delle cifre a cui non puoi dire di no purtroppo o per fortuna.

A Milano noi interisti ci siamo innamorati subito di Lukaku, lo abbiamo eretto a paladino e simbolo e lui ci ha ripagato con amore, gol e vittorie. Tra noi e Romelu si è creato un legame che va al di là del calcio, a livello umano e di empatia è stato qualcosa senza uguali.
Eppure nel mondo del calcio si ragiona prima con il portafoglio poi con i sentimenti. 
Non voglio fasciarmi la testa prima di essermela rotta ma non posso fare a meno di prendere in considerazione l’idea che, a fine agosto, Romelu possa non essere più un giocatore dell’Inter.

Nel caso fosse così però la società avrebbe il dovere di reinvestire parte dell’incasso per sostituire Big Rom al meglio e costruire una squadra più forte.
Come dicevamo ci sono i pro e i contro. Se da un lato la cifra incassata sarebbe da record dall’altro si perderebbe un simbolo e sarebbe comunque necessario spendere sul mercato per rendere la squadra ancora competitiva. 
Insomma nel caso fosse cessione i nostri animi sarebbero come minimo scombussolati. Siamo innamorati di Lukaku e non vorremmo mai perderlo. 

Perdere Hakimi, Eriksen, Conte e Lukaku in una sola estate non sarebbe il massimo soprattutto dopo aver finalmente vinto il campionato dopo 11 anni di astinenza. 
Non vorrei essere nei panni di Marotta in questo momento. Nel suo ruolo non sarebbe possibile rifiutare un’offerta da 150 milioni, e non vorrei essere nemmeno Ausilio che dovrebbe in un mese mettere le pezze al buco in attacco. Si perché sostituire Hakimi è già di per se un’impresa, rimpiazzare Lukaku sarebbe impossibile anche per uno bravo come lui.
Spero vivamente di dover in futuro “cestinare” questo articolo fatto di ipotesi e malinconia, vorrebbe dire che l’Inter non ha venduto il suo fenomeno, che potremo ancora goderci le sue gesta davanti al pubblico presente di San Siro e che l’obiettivo scudetto sarà ancora vivo e realistico.