I 20 minuti pericolosi di Roma; l’ora pericolosa in tv; la mezz’ora pericolosa in Svizzera
E’ stata un’Inter che ha saputo soffrire, ma che non deve abituarsi troppo a questo. Non certo perché le partite possano essere tutte dominate, e di eccellente c’è come l’Inter ha retto il colpo in difesa - anzi, in fase difensiva - in gran parte del Primo Tempo nonostante una Lazio che la stesse mettendo alla frusta. E’ sembrato simile all’inizio contro il Napoli, e all’ordine e alla disciplina con cui l’Inter ha aspettato la sua occasione. Molti hanno detto: ha fatto come Allegri. Piano. Andate a vedere il gol di Lautaro: non è soltanto un retropassaggio sbagliato su cui si avventa l’argentino. Andate a vedere bene l’azione: la prima linea nerazzurra Lautaro-Thuram-Barella carpisce che può essere il momento in cui si può sbagliare il retropassaggio, e corre compatta a pressare per intercettare un momento prima che venga effettuato il passaggio. Non è assolutamente una situazione standard: perché normalmente l’Inter occupa il terreno avanti ma non va a pressare e prendere l’avversario alto; stavolta invece sceglie il momento dove salire di giri, come anche nella ripresa, e questa è una finezza di Simone Inzaghi e dei giocatori.
Quello che non va bene sono i 20 minuti del rientro in campo interista: troppo molle, troppo attendista, e lì deve ringraziare i limiti caratteriali e difensivi della Lazio, che era tornata con il giusto piglio. Una cosa simile era capitata contro il Sassuolo e contro il Bologna, stavolta l’Inter è stata più attenta ma deve gestire meglio questi cali: posto che non si può sempre comandare, ma ci sono momenti in cui bisogna essere spietati.
Quello che non è andato bene invece nel post-partita è stata l’ora pericolosa nei programmi tv: dopo 36 ore consecutive in cui abbiamo sentito parlare di Juventus defraudata e Marotta League, avevo paura di che inferno sarebbero stati tutti i dibattiti televisivi per il tocco di mano di Gila in area. E invece silenzio assoluto per un’ora e mezza, e quando ormai stava per scoccare la mezzanotte, finalmente si è affrontato l’episodio. Per 10 secondi. Dopo aver riparlato di Genoa-Juventus prima ed essere tornati a riparlare di Genoa-Juventus dopo.
E ho pensato: bene, finalmente i differenti media si sono spurgati del veleno polemico. Ci sono volute per 36 ore consecutive e un po’, questo sì mi è sembrato molto strano.
Domani a mezzogiorno ci sarà la mezz’ora svizzera pericolosissima per l’Inter. Hanno sbagliato i calcoli i nerazzurri contro la Real Sociedad: si doveva e poteva vincere, non hanno avuto la cattiveria giusta, e c’è da dire che mai come questa volta è sembrato chiaro il messaggio: ‘non rinunceremo nemmeno a un punto in campionato a favore della Champions’ - e attenzione, perché credo che la stessa cosa avverrà in Coppa Italia.
Sulla partita secca l’Inter davvero non teme nessuno, ma nei 180 minuti con il ritorno nella tana dell’avversario pongono l’Inter in posizione di sfavore contro 6 avversari su 7.
Questo l’ordine di forza:
Manchester City
Real Madrid
Barcellona
Bayern
Arsenal
Atletico
Borussia Dortmund
Tranne col Dortmund, poi l’Inter negli altri casi non sarebbe favorita, con diverse gradazioni ovviamente. Di poco contro Gunners e Atletico, di tanto o tantissimo contro le altre quattro.
E’ vero, Simone Inzaghi ha detto che si sente il Manchester City (scaramanzia? rivincita? coscienza pulita in caso di eliminazione?), incontrarlo darebbe davvero la sensazione di “pensiamo solo allo scudetto”.
Anche perché, riuscisse anche l'Inter a ribaltare il pronostico - ed è possibile - e con chiunque lo faccia, dimenticatevi che di certo possa essere facile, e allora inficerebbe lo sforzo in campionato, e allora lo vedi che avevi l’obbligo di arrivare secondo…
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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