Futuro a tinte nerazzurre: ecco come si muoverà Oaktree

Futuro a tinte nerazzurre: ecco come si muoverà Oaktree
domenica 2 giugno 2024, 21:33Editoriale
di Gabriele Borzillo

Dopo una trattativa che non è stata tale, possiamo raccontarcela come meglio ci pare ma un procuratore non prende mai iniziativa di sua sponte, essere mollati in mezzo al guado è un attimo, dunque, diciamo proposta della Società di un mese fa circa, a memoria, accettata dal Capitano con buona pace dei millemilamilioni in tot anni piovuti ancora non ho capito bene da dove ma poco importa, cerchiamo di capire cosa potrebbe riservare il futuro per chi segue i colori del cielo e della notte. Delle due sorprese oltre Lautaro Martinez ne hanno parlato tutti, ho incontrato perfino attivisti anticalcio che mi hanno spiegato, con dovizia di particolari, il prossimo rinnovo di Barella e Simone Inzaghi: perciò proviamo a immaginare come la Società targata Oaktree, diciamo Brookfield, dovrebbe muoversi - condizionale, non sono il reggente nerazzurro, non so cosa accadrà, cerco di supporlo - per presentare, ai nastri di partenza della prossima stagione calcistica, una rosa completa, in grado di lottare su ogni fronte tenendo ben presente l’elevatissimo, per non dire folle – chissà mai qualcuno si offenda - numero di partite che l’Inter dovrà affrontare da metà agosto in avanti, sicuramente intorno alla sessantina e non è roba da poco. Magari, ma magari eh, è giunto il momento di aggiornare il numero delle partecipanti alla serie A: facciamo 18, quattro partite in meno sarebbero ossigeno per le squadre più impegnate e fisicamente e mentalmente.

Qualche problema potrebbe sussistere: non tanto nei 14 o 15 che si smazzeranno con certezza le presenze, eventuali sesti uomini con l’avvento di Taremi e Zielinski sommati ai Darmian, ai Carlos Augusto per non dire Bisseck, Asllani, Frattesi, titolari e non riserve, ne abbiamo, quanto in coloro che sostituiranno i fine corsa. Dovranno contribuire in maniera importante al buon esito dei vari impegni. Questo non significa chi ha salutato o saluterà Appiano Gentile non lo ha fatto, lungi da me solo pensarlo: l’Inter ha bisogno di calciatori in grado di garantire presenze, qualità e quantità fin da subito.

Al netto dei contratti in scadenza non mi preoccupa il famoso mercato a zero di cui ci si riempie tanto la bocca in questo periodo: eventualmente, a garanzia c’è la presenza del vecchio management nerazzurro cui i nuovi proprietari si sono rivolti. Perché quando i conti iniziano a tornare e le prestazioni sportive salgono di livello stagione dopo stagione beh, chiunque subentri alla vecchia proprietà continuerà a navigare in acque virtuose, con la certezza del lavoro svolto negli ultimi anni. Non è un caso che Oaktree abbia parlato, fin dal principio, di continuità all’interno della Società. Più la catena di comando è semplice, più gli stessi calciatori hanno certezze, sanno a chi rivolgersi conoscendo perfettamente tutti i ruoli dirigenziali. E non si rischia il caos, nemico numero uno dei successi non solo in ambito calcistico.

Le basi sono state poste, ora si comincia per davvero.

Alla prossima, avanti l’Effecì.