È un mercato sgonfio. Kessié-Brozovic scambio logico nella sua follia. E Dumfries rischia di partire
È un mercato piatto, bello sgonfio. Come quando devi riprendere una bicicletta lasciata in cantina per troppo tempo. Qualche avvisaglia si era percepita nel caldo tepore di Malta, a dieci giorni dal termine i segnali sono abbastanza chiari. Non che non ci siano stati contatti e telefonate, quello è chiaro, ma tra il dire e il fare ci passa di mezzo l'attivo da 60 milioni di euro da piazzare entro il 30 giugno. Questa è banalmente la situazione dell'Inter che fa il paio con quella del calcio italiano, impantanato nell'immobilismo più totale.
Questo è il primo motivo per cui lo scambio Kessié-Brozovic può essere uno scambio logico nella sua follia. Manca la materia prima e le valutazioni maxi, accompagnate da richieste folli da parte dei procuratori, portano a operazioni di questo tipo. Scambi, prestiti, occasioni sa saldi invernali, per restare dentro al periodo. La seconda motivazione è di natura tattica: è pur vero che si perde un bel Brozovic, al momento però non si sa come tornerà il croato dal ko fisico, ma con Calhanoglu in cabina di regia e Asllani come doppio, Kessie può rappresentare quel giocatore in grado di aumentare chili e centimetri. D'altronde le due mezze ali sono Miki e Barella, due che hanno un piede educatissimo, ma mancano di fisicità. In più l'ex Milan è molto più giovane e non sarebbe nemmeno un giocatore da serie B, anzi. C'è anche da considerare l'età di Brozovic: l'equazione è già abbastanza facile da risolvere.
Certo, rimane uno scambio con una bella dose di follia. Ma non manca la logica dietro tutto ciò.
E poi c'è anche la grana Dumfries. Al momento non ci sono novità sul fronte, ma nelle ultime dieci giornate di mercato tutto può accadere. Il Chelsea non vuole spendere più di 35 milioni di euro, cifra ritenuta inaccettabile dai nerazzurri. Se però dovesse arrivare una cifra maggiore dalle parti di viale della Liberazione, l'Inter ci penserà su. Cosa accadrà dunque? Tutto gira intorno alla volontà di lasciare il gruppo intatto, così com'è. Almeno per gennaio. Il mercato dunque resta piatto, piattissimo, sgonfio. Occhio però alle ultime ore. Del doman non v'è certezza.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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