Dopo due mesi riecco l’Inter: debutto convincente a Lugano
Dopo quasi due mesi di attesa ci meritavamo proprio di rivedere in campo la nostra Inter. Il test è stato superato a pieni voti anche perchè l’avversario non era un facile sparring partner. Il Lugano è una squadra di buon livello e, soprattutto, aveva molti allenamenti più di noi sulle gambe, la squadra elvetica infatti farà il suo debutto in campionato fra soli 4 giorni.
Inzaghi non delude gli spettatori e schiera da subito l’artiglieria pesante. Poco importa se Romelu deve ancora entrare in piena condizione, il mister nerazzurro mette subito in campo la Lu-La tra l’entusiasmo di tutti gli spettatori sugli spalti.
L’Inter inizia subito forte, gioca bene e da l’idea di aver ricominciato con il piglio giusto. A sbloccare il match con un grande colpo di testa non poteva che essere lui, il leader silenzioso della squadra, quel Danilone D’Ambrosio che da anni è una garanzia e che, quando conta, fa sentire la sua presenza. Il gol che inaugura la stagione è il suo, stacco di testa da calcio d’angolo e palla alle spalle del portiere.
La squadra gira, Asllani muove la palla e gira per il campo come Brozovic, mentre Mkhitaryan si piazza al posto di Calha. Bellanova prova un paio di sgroppate, forse ancora con il motore ingolfato ma con i numeri belli evidenti in mostra. Romelu e Lauti si trovano a occhi chiusi, quasi come non si fossero mai lasciati, si cercano, dialogano e si dividono gli spazi oltre che i calci piazzati (una punizione a testa alte di poco). Lauti trova il gol del 2-0 dopo un bel regalo del portiere del Lugano e, nel secondo tempo, sigla la sua doppietta con bel destro su assist di Correa.
Anche il Tucu inizia con il piede giusto quasi a voler urlare la sua voglia di rivincita personale dopo la stagione altalenante dell’anno scorso.
Correa segna il gol del 3-0 con un’azione personale sublime, punta l’avversario in corsa, gli rifila un tunnel, entra in area e con il destro batte il portiere in diagonale. Un gol capolavoro che da morale all’ex punta della Lazio.
In campo dall’inizio anche due giovani che hanno ben impressionato. Molte bene Fontanarossa che nella difesa a tre ha dimostrato di sentirsi a suo agio, ottima la sua prestazione. Agoume, nonostante la sua giovane età, ormai è una faccia conosciuta con un’esperienza già formativa e positiva in Francia. Il ritmo del francese a metà campo non è male e l’intesa con l’ottimo Asllani si nota sin dai primi minuti. Grande ingresso quello di Carboni che incanta con un gioco di prestigio, mentre trovano spazio anche Sangalli, Hoti, Salcedo, Sottini e Silvestro.
In attesa dei big che mancano si è visto, nel complesso, un debutto convincente. Lo schema? Il classico 3-5-2 di Inzaghi che dopo 3 anni di lavoro (2 di Conte uno di Simone) continua ad essere quello che da più garanzie e che fa sentire i giocatori a loro agio.
Ora il mister aspetta con ansia il ritorno del centrocampo titolare e dei suoi difensori. Barella, Brozovic, Calhanoglu, De Vrij e Dumfries.
All’appello poteva già essere presente con il Lugano Skriniar. Il difensore nerazzurro è però rimasto a Milano per incontrare gli emissari del Psg e quindi capire quale sarà il suo destino nella prossima stagione.
C’è chi ipotizza che la roccia slovacca possa rimanere a Milano, ma tutto ormai sta a indicare che il numero 37 giocherà il prossimo anno in Ligue 1.
Difficile credere che, dopo tutto questo estenuante tira e molla, il Psg decida di tirarsi indietro. La dirigenza parigina ha puntato Skriniar già da mesi e non rinuncerà certo per una decina di milioni in più. Si sa li a Parigi si può tutto, il FFP non passa da quelle strade, e gli sceicchi possono aprire quanto voglio i il loro infinito portafoglio.
In attesa del secondo test match si ritornerà a parlare di mercato in casa Inter: probabilmente dopo le cessioni di Skriniar e Pinamonti anche Marotta tornerà alla carica per i rimanenti ingressi. C’è infatti chi sta aspettando alle porte di Appiano in attesa di una chiamata con tanto di penna in mano. Si tornerà a parlare di Bremer e di Dybala prima di goderci ancora la nostra squadra in campo con in aggiunta alcune facce, oggi assenti, che tanto ci sono mancate.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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