Che poi, fondamentalmente…

…Che poi, fondamentalmente, chettenefrega. Cioè, hai lasciato un così bel ricordo da queste parti che, dico io, vuoi davvero rovinarlo? Macchiarlo? Trasformarlo in una cosa brutta e fastidiosa? Eddai, essù, ma chi te lo fa fare. Tra l’altro hai il tuo bel daffare a prescindere: l’Europa, la Coppa, la semifinale, la forze da conservare, la concentrazione… Vorrai mica buttare tutto per una questione di orgoglio, vorrai mica fare quello che “vi faccio vedere io!”, vorrai mica farla pagare ai dirigenti nerazzurri che un giorno scelsero Antonio Conte al posto tuo, sarai mica così permaloso e vendicativo, suvvia.

Parliamoci chiaro, da queste parti sei già passato qualche mese fa, ti sei preso gli applausi, qualcuno ha persino lacrimato per questioni di affetto e buona memoria, tutti ti amano, ti vogliono bene, se ne fottono se a inizio stagione ti è uscita qualche frase fastidiosa tipo “facile vincere se non si pagano gli stipendi”, perché in fondo sappiamo che lo fai per una questione di show, e nessuno sa fare “lo show” come ci riesci tu. Nessuno.

E quindi dai, oh, vorrai mica passare per guastafeste, rancoroso, quello che viene a fare la battaglia e magari alimenta la polemica contro “quell’interista dell’arbitro Sozza”, vorrai mica buttarla in caciara che in ‘sto calcio, di caciara, ce n’è già abbastanza.

Saranno in tanti, oggi, allo stadio, quasi 80 mila, tutti lì per la partita, certo, ma anche per abbracciarti virtualmente una volta di più, del resto ci sono interisti che hanno persino chiamato il figlio col tuo nome, non so se hai capito (sì, Amadeus). E tu dirai “sì, ma io posso ancora sperare nel quarto posto e non sono mica un pirla”. Ok, è vero, hai ragione, mica possiamo star qui a chiederti di scansarti e, in fondo, non lo faremmo mai, ché i successi è sempre meglio guadagnarseli sul campo. 

Come dici? Secondo te il gol di Bennacer era buono? Punti di vista, amico nostro, punti di vista. E comunque da martedì è partita una tale tarantella mediatica che sembra quasi che tutti confidino in un torto ai nerazzurri. E magari in un favore ai tuoi “per compensare”. Perché, diciamolo, quest’anno con ‘sta cosa degli arbitri “brutti e cattivi” pure tu hai tirato la corda non poco.

Ok, niente, chiudiamo qui. Vuoi la verità? Eccola. La verità è che i tuoi lupacchotti da un mese a questa parte fanno paura, non sono più il branco impaurito di inizio stagione, corrono, si trovano, zampettano che è un piacere, generano entusiasmo e, insomma, li hai messi in sesto alla grande! È solo che ‘sti tre punti sono troppo importanti e quindi, in conclusione, te lo diciamo con tutto l’amore, l’affetto, l’infinita riconoscenza che abbiamo sempre provato e sempre proveremo per te: nun rumpe il cazzo, Josè.