Attenzione attenzione! L’Inter sta facendo la rivoluzione (con tutto quello che ne consegue…)

Attenzione attenzione! L’Inter sta facendo la rivoluzione (con tutto quello che ne consegue…)TUTTOmercatoWEB.com
sabato 8 luglio 2023, 20:45Editoriale
di Fabrizio Biasin

La verità è che quest’anno l’Inter sarà molto diversa, moltissimo. Non per forza meno bella, ma diversa certamente sì. Hanno già lasciato Appiano Gentile i vari Skriniar, Dzeko, Brozovic, D’Ambrosio, Gagliardini, Cordaz, Bellanova, Handanovic, Onana (ci siamo), forse se ne andrà anche Gosens e tutti questi signori saranno sostituiti da altrettanti ragazzotti. Capite bene che stiamo parlando di mezza rosa del tutto rinnovata e, certo, non sarà semplice ritrovare un certo tipo di automatismi. 

I, definiamoli, “vecchi pilastri” - con a capo mister Inzaghi - dovranno essere bravi a trasmettere agli ultimi arrivati la “consapevolezza”, ovvero quella sorta di preziosissima autostima che ti garantisce una finale di Champions, seppur persa (sospiro).  
Il processo di “osmosi” non sarà semplice, se è vero come è vero che tutti i nuovi arrivati saranno tendenzialmente più giovani e meno esperti dei loro predecessori.

Non si può fare altro che fidarsi dei signori dirigenti e sposare i due micidiali capisaldi del mercato 23/24: “sostenibilità” e “ringiovanimento”. Non si tratta di ipotesi, ma di obblighi. E infatti stanno cercando di abbattere il più possibile il monte ingaggi; e infatti stanno decisamente abbassando l’età media della rosa. 

Ausilio e Marotta stanno portando avanti un grosso lavoro di restauro i cui effetti verranno testati a partire dal 20 agosto, ma fin da oggi possiamo dire che il loro “piano mercato” è stato programmato per tempo e studiato nei dettagli. Magari potrà subire qualche intoppo/variazione in corso d’opera, ma ha linee guida e obiettivi chiarissimi.

Qui in particolare vogliamo discutere della faccenda portieri. Se tutto va come è assai probabile arriveranno tre nuovi baluardi, i nomi più o meno li conoscete. Noi però vogliamo spendere due parole per coloro che se ne vanno, perché meritano almeno due righe a testa. 

Cordaz: hai fatto bene fratello, prosciugali. 
Handanovic: in troppi lo stanno massacrando oltre ogni genere di logica. Questo signore è certamente sul viale del tramonto professionale, ma merita solo giganteschi applausi. Mica perché sia un cucciolo da proteggere, ma perché nel complesso è certamente stato (e sottolineo certamente) il secondo miglior portiere della Serie A della sua generazione per costanza e rendimento medio (il primo è ovviamente Buffon). Se pensate “cazzo dice questo?” sappiate che lo penso realmente. Onore e gloria a Samir lo sloveno.
Onana: ecco, nel suo caso non parliamo del ragazzo in sé e della sua straordinaria capacità di diventare parte fondamentale di un progetto sportivo nel breve volgere di qualche mese, e non parliamo neppure del suo carisma o delle sue doti da regista di centrocampo; preferiamo invece discutere di quello che ha portato quanto a “resa economica”, ovvero di uno dei più grandi affari mai realizzati al recente mercato del calcio. 

Piero Ausilio lo ha individuato a suo tempo, si è intrufolato tra la concorrenza (ampia concorrenza), lo ha corteggiato fino al punto di convincerlo ad accettare il nerazzurro e, in definitiva, con il benestare di Marotta ha realizzato un vero e proprio colpaccio (soprattutto se si pensa alle risatine e alla diffidenza che hanno accompagnato l’arrivo del camerunese). 

Ecco, dover rinunciare a un giocatore del genere dopo un’unica stagione fa male - e un po’ rischia di far male anche al gioco di Inzaghi - ma oltre cinquanta milioni di reale plusvalenza in meno di dodici mesi di permanenza su suolo meneghino… sono un vero capolavoro. 

È possibile che al suo posto arrivino  Sommer e Trubin e vedremo se saranno degni eredi di cotanto baluardo, ma intanto possiamo dire che questo incasso micidiale certifica un fatto: il nostro calcio non ha più la forza di trattenere i grandi giocatori, ma ha ancora dirigenti in grado fare affari come pochi altri (e di rimediare a inciampi “dolorosi” come quello capitato con Skriniar). 

Ps. In molti si domandano “come fa l’Inter dei debiti a portare avanti il mercato dei Frattesi e dei Thuram?”. A tutti questi signori è doveroso spiegare che il giorno 1 settembre 2023 (esattamente come il giorno 1 settembre 2022) i nerazzurri avranno un monte ingaggi più basso rispetto alla stagione precedente e avranno completato un mercato quantomeno a costo zero. La strada del risanamento è lunga, ma ad Appiano già da diverse sessioni di mercato è vietato buttare via persino i centesimi.