BAR ZILLO - Provate a vincere
Si va a Madrid, nelle migliori condizioni fisiche e psicologiche immaginabili. Si va a Madrid reduci da un primo tempo stellare di Roma con annessa ripresa di puro allenamento, possesso e giro palla, lucidità eccezionale e mai un minuto di patimenti. Colpa della Roma? No, perdonatemi, a me la storiella che è sempre colpa degli altri ha rotto le palle, detto senza mezzi termini. Vero, i giallorossi erano falcidiati da infortuni e squalifiche. Altrettanto vero, nell’Inter mancavano tre titolari: né uno né due, semplicemente tre. E allora? Allora, a volte, è sapere cosa fare in campo a differenziare una squadra dall’altra, è la consapevolezza della propria forza, è l’unità d’intenti di un gruppo rispetto a un altro. Sia chiaro, lo ripeto e lo ripeterò all’infinito prima della fine di questa stagione, l’Inter non ha vinto nulla, per nulla intendo nulla, e nello sport la classica buccia di banana la trovi proprio quando meno te lo aspetti: ma la sicurezza i nerazzurri trasmettono ai loro tifosi, prima di tutto a loro stessi, è tanta e tale da convincere perfino i maniavantisti più duri e puri a pensare tu guarda, forse forse possiamo presentarci a Madrid senza il ruolo di vittime sacrificali come accade da anni a questa parte.
L’Inter non credo abbia potenzialità sufficienti per vincere la Champions ma, di contro, non ha la pressione che attanaglia i grandi (alcuni ricchi e basta, grandezza è altro) club del vecchio continente, tutti ossessivamente alla ricerca dell’impresa che fa svoltare ricavi, sponsorizzazioni e gloria sempiterna. Quindi, in sostanza, stasera cos’hanno da perdere i nerazzurri al Santiago Bernabeu? Risposta facile facile: il vero niente. Ciò che i tifosi chiedono a chi indossa i colori del cielo e della notte è impegno, voglia di vestire questi colori, abnegazione, professionismo in tutto e per tutto. Non la luna, non i traguardi impossibili da raggiungere: poi oh, per carità, il pallone racconta storie pazzesche, a volte incredibili, perciò non mi sento di escludere a priori la qualunque. Sissignori, compreso il percorso europeo: che bastano un paio di pescate fortunate per costruire un cammino importante. Se poi oltre al destino hai una squadra che gioca a pallone sullo stile di sabato prima serata, tanto bella quanto cinica e convinta ecco, allora sta agli altri cominciare a preoccuparsi.
Un passo per volta: cominciando da stasera. Si può fare, si deve cercare di farlo.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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