BAR ZILLO - Procuratori a rischio. Brozovic dopo Lautaro e Skriniar

BAR ZILLO - Procuratori a rischio. Brozovic dopo Lautaro e SkriniarTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 17 aprile 2021, 12:00Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Sembra una bugia, di quelle che il naso ti si allunga come Pinocchio. Invece, incredibile, corrisponde a verità. Pura e semplice verità. Ultimamente, in casa Inter, fare il procuratore è una professione a rischio. Chiaro, stiamo scherzando ed esasperando il concetto: ma, in verità, con la scelta di Marcelo Brozovic salgono a tre i calciatori decisi a rinunciare al tira e molla proposto dai procuratori vari alla Società, optando per una sorta di gestione personale della propria immagine, anche rispetto agli emolumenti da percepire. Perché, in fondo, chi rappresenta i calciatori spesso tira la corda, a volte eccedendo: e non sono un segreto stile “Area 51” le provvigioni intascate da questa o da quella squadra, laddove si riesce a piazzare meglio l’assistito. La moda partita da Viale della Liberazione potrebbe essere il nuovo corso, il new deal di roosveltiana memoria, consentendo vantaggiosamente ai club di rimettere un minimo di ordine nei conti, a questa voce, turbati e massacrati dalla pandemia che sta imperversando in ogni angolo del pianeta. Cioè, spieghiamoci meglio: i giocatori dell’Inter non si sono improvvisamente trasformati in ente benefico.

Molto più terra terra hanno scelto una strada diversa, magari sul genere de “per quale motivo devo far arricchire il mio procuratore di dieci milioni o più, numeri a casaccio ovviamente, quando posso ottenerne uno se non uno e mezzo direttamente io e la Società risparmia mica poco?”. È successo con Milan Skriniar, l’apripista, il ragazzo che per primo ha scelto di abbandonare chi lo seguiva trattando personalmente il rinnovo coi nerazzurri.

Potrebbe accadere con Brozovic, chiede un aumento fino a cinque milioni di euro, centomila più centomila meno, l’Inter nicchia e gli propone un biennale a circa quattro, così raccontano voci non ufficiali all’interno del mondo dirigenziale nerazzurro, considerando inoltre l’abbandono della clausola rescissoria, mal e mai sopportata da Beppe Marotta e, c’è poco da girarci intorno, scappatoia salva società in caso di acquisto da parte di altri: che tanto noi non ci possiamo fare nulla, è una scelta del giocatore.

AncheLautaro pare apprezzare la moda: ha abbandonato il gruppo storico dei suoi rappresentanti e, con ogni probabilità, affronterà i massimi dirigenti interisti di per sé, sempre cancellando la reietta clausola, personalmente roba non da grandi Società, ma è opinione mia e punto.
Sia chiaro: la figura del procuratore, nello sport professionistico, è di estrema rilevanza, nessuno lo nega e nessuno pensa in maniera diversa. Quando però il procuratore tiene le Società calcistiche per le “corna”, per semplificare il concetto beh, forse si sta leggermente esagerando.