BAR ZILLO - Armageddon Nerazzurra, siamo già alla Penitenziagite?
In sostanza, da ieri sera si legge di tutto di più, passando indifferentemente dal “pentitevi, la fine del mondo è vicina” al “perderemo tutto, lo so, lo sento, del resto siamo l’Inter”. Come se, essere l’Inter, fosse non si capisce bene cosa. Normale la delusione, subito dopo la partita ci sta, giochi contro lo Spezia, con fuori qualche titolare, stai lottando per giungere a un traguardo importante, che non centri da oltre un decennio, sei lì, l’ultimo colpo di pedale, e ti pianti. Ma non ti pianti, perché Spezia appartiene a quelle storie strane che di tanto in tanto il pallone racconta, quel calcio pulito amato da Ceferin, dal suo fair play finanziario e dall’aumento di stipendio, ma è un particolare irrilevante.
Diciotto (18) tiri in porta a uno (1), sul quale Handanovic ha tra l’altro la mia reattività dei giorni peggiori, due (2) pali, tre o quattro occasioni letteralmente divorate, ho perso il conto degli ultimi passaggi sbagliati dopo un’ora circa, dominio totale e assoluto. Ci sono partite bislacche, singolari, non cercate spiegazioni, funzionano così perché il destino, gli dei pallonari, chi volete voi decidono deve andare così e basta. Dal mio punto di vista potremmo essere ancora a Spezia giocando la partita e saremmo sempre uno a uno. Atteggiamento sbagliato? Sì, su questo punto approvo: l’Inter è scesa in campo quasi annoiata, non dico demotivata, assolutamente no, ma annoiata sì, quel tipo di noia fastidiosa di certi snob insopportabili, quelli che ti squadrano per vedere come sei vestito, che scarpe hai, il colore dei calzini, io sono più figo di te. Ma il processo di snobismo è durato poco, venti minuti mica due ore e venti, poi gli avversari non sono più usciti dalla loro metà campo, e lo snobismo c’entra poco.
Napoli e Spezia, due modi differenti di gestire una partita, esito finale uguale. È un’Inter problematica, malata, stanca, suggerite voi? Forse affaticata in alcuni dei suoi top elementi: per il resto, però, Chiffi e Valeri a parte, pure assai sfigata.
Penitenziagite.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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